BILLD, tra innovazione e sostenibilità: un futuro senza scontrini cartacei è possibile?
Meet the Taggers.
Secondo una ricerca di YouGov commissionata da Catawiki, la top five degli oggetti più collezionati in Italia sarebbe: francobolli, monete, fumetti, libri e orologi. In questa lista, però, c’è un grande assente, protagonista di una delle nostre collezioni involontarie: lo scontrino.
Ammucchiati nei portafogli come protagonisti di Sepolti in casa, gli scontrini rimangono per mesi fra una banconota e un biglietto da visita. E ti dimentichi di loro, finché una domenica pomeriggio, per caso, ti ritrovi a fare la pulizia del portafogli. E una domanda sorge spontanea:
e ora dove li butto?
Rullo di tamburi: gli scontrini non vanno nella carta.
Perché? Perché sono stampati su carta termica lavorata chimicamente, affinché reagisca al calore e questo la rende di fatto non riciclabile.
In un momento storico in cui la questione ambientale deve essere la prerogativa, è necessario trovare un’alternativa: a questo ha pensato Nicola Nazareno Pirozzi quando ha fondato BILLD, Startup e Green Fintech con la proposta di un nuovo servizio di ricevute digitali che, grazie a un dispositivo compatibile con tutti i registratori di cassa, archivia la tua ricevuta direttamente in un cloud dedicato, tutto con un semplice tap.
Abbiamo incontrato Nicola e Luigi Tarantino, CMO di BILLD, nel nostro Campus di Napoli per farci raccontare di più sul loro progetto e scoprire come sta andando la loro avventura come start up all’interno della Community di Talent Garden.
Secondo una ricerca di YouGov commissionata da Catawiki, la top five degli oggetti più collezionati in Italia sarebbe: francobolli, monete, fumetti, libri e orologi. In questa lista, però, c’è un grande assente, protagonista di una delle nostre collezioni involontarie: lo scontrino.
Ammucchiati nei portafogli come protagonisti di Sepolti in casa, gli scontrini rimangono per mesi fra una banconota e un biglietto da visita. E ti dimentichi di loro, finché una domenica pomeriggio, per caso, ti ritrovi a fare la pulizia del portafogli. E una domanda sorge spontanea:
e ora dove li butto?
Rullo di tamburi: gli scontrini non vanno nella carta.
Perché? Perché sono stampati su carta termica lavorata chimicamente, affinché reagisca al calore e questo la rende di fatto non riciclabile.
In un momento storico in cui la questione ambientale deve essere la prerogativa, è necessario trovare un’alternativa: a questo ha pensato Nicola Nazareno Pirozzi quando ha fondato BILLD, Startup e Green Fintech con la proposta di un nuovo servizio di ricevute digitali che, grazie a un dispositivo compatibile con tutti i registratori di cassa, archivia la tua ricevuta direttamente in un cloud dedicato, tutto con un semplice tap.
Abbiamo incontrato Nicola e Luigi Tarantino, CMO di BILLD, nel nostro Campus di Napoli per farci raccontare di più sul loro progetto e scoprire come sta andando la loro avventura come start up all’interno della Community di Talent Garden.
Allora partiamo con una domanda facile: ci spiegate nel dettaglio che cos’è BILLD?
BILLD è una Green Fintech con una missione semplice. Il nostro obiettivo è sostituire le ricevute tradizionali con una soluzione digitale, semplice da usare e compatibile con qualsiasi registratore di cassa. Oltre a ridurre drasticamente la produzione di rifiuti, la nostra soluzione migliora l'esperienza del cliente, eliminando i problemi legati agli scontrini cartacei come la perdita, lo sbiadimento e l'ingombro. La nostra motivazione principale è l'impatto ambientale: gli scontrini cartacei rappresentano un problema significativo e spesso sottovalutato. Con BILLD vogliamo dimostrare che è possibile innovare un settore così tradizionale e contribuire alla sostenibilità del pianeta.
Da cosa nasce l’idea di creare un servizio del genere?
L'idea parte in realtà da me (Nicola): nella precedente esperienza lavorativa, durante le trasferte, ho collezionato molti scontrini per la rendicontazione che facevo col dipartimento HR, e questa cosa mi ha colpito molto. Inoltre, durante un altro viaggio di piacere, un mio amico ha utilizzato una crypto per un pagamento e ha ricevuto indietro uno scontrino di carta. Lì si è creato un corto circuito nel mio cervello: “com’è possibile che nel 2023 si possa pagare con una valuta digitale, ma si debba ricevere uno scontrino di carta… come sessant’anni fa? Ok, qui c’è un’opportunità, devo trovare una soluzione”.
In cosa BILLD è diverso da altri metodi di ricevuta digitale, ad esempio la ricezione dello scontrino tramite e-mail o sms?
In primis c’è la differenza tecnologica: il nostro è un vero e proprio dispositivo compatibile con tutti i registratori di cassa, in più la modalità di pagamento non richiede nessun dato personale.
In fase di ricerca abbiamo riscontrato che il motivo principale per cui si preferisce ancora oggi la ricevuta cartacea è che il rilascio di informazioni come email o numero di telefono è percepito come qualcosa di noioso, sia per il commerciante, che rischierebbe di rallentare la fila in cassa, sia per i clienti, ad esempio per la privacy. Senza contare che il problema non svanisce, perché una volta ricevuto lo scontrino via mail o sms come lo gestisci? Devi scaricare l’allegato e salvarlo, con il nostro dispositivo, invece, l’interazione è semplicissima. Oltretutto le ricevute rimangono archiviate in un unico cloud dedicato.
Che impatto ha quindi a livello ambientale un progetto come il vostro?
Anche se sappiamo che nessuna attività è completamente priva di impatto ambientale, abbiamo cercato di minimizzare il nostro. Abbiamo adottato soluzioni sostenibili in ogni fase, dalla prototipazione del dispositivo all'ottimizzazione del nostro database e dell'app. Ad esempio, abbiamo sostituito i file PDF con codici più leggeri e abbiamo utilizzato colori a basso consumo energetico nell'app. Inoltre, per incentivare un comportamento ancora più sostenibile, abbiamo introdotto un elemento di gamification: per ogni 200 scontrini digitalizzati, piantiamo un albero attraverso Treedom. In questo modo, i nostri utenti non solo riducono l'impatto ambientale, ma contribuiscono attivamente alla riforestazione del pianeta.
Quale sarebbe secondo voi il prossimo passo da fare necessariamente in termini di sostenibilità ambientale?
È una domanda che ci siamo posti nel momento in cui abbiamo valutato la possibilità di rendere BILLD una White Label, adattabile a tutti i tipi di piccole stampe. Questo perché abbiamo notato un enorme potenziale di mercato oltre agli scontrini: parchimetri, biglietti, numeri per le code, ecc. utilizzano tutti la stampa termica, con un impatto ambientale significativo.
La nostra idea nel lungo termine è ottimizzare il nostro dispositivo non solo per gli scontrini, ma per tutta quella serie di stampati micro che però se sommati hanno un impatto pazzesco.
La cosa più grave è che non ci sono ricerche in merito; noi abbiamo fatto ricerche da zero sull'impatto ambientale degli scontrini, perché l'unica ricerca è stata fatta nel 2010 in Inghilterra e non ce n’era nessun'altra. Abbiamo scoperto numeri pazzeschi, immagina tutti i ticket dei parcheggi, delle metropolitane, dei saltafila quando vai sul mercato, in farmacia, al bar.
Com’è stato accolto BILLD finora?
Siamo rimasti piacevolmente sorpresi dall'entusiasmo suscitato dalla nostra idea. In particolare, abbiamo attirato l'interesse di investitori svizzeri. Riconosciamo che la nostra è una sfida ambiziosa: vogliamo rivoluzionare completamente il modo in cui effettuiamo i pagamenti, al punto che tra dieci anni i bambini non sapranno nemmeno cosa sia uno scontrino di carta.
Gli investitori, dal canto loro, sono particolarmente interessati alla parte economica del nostro progetto: la vendita dei dispositivi, gli abbonamenti dei commercianti e soprattutto i dati generati dalle transazioni. Questi dati, che attualmente sono poco sfruttati, rappresentano un enorme potenziale e contribuiscono a mantenere vivo l'interesse degli investitori.
Tuttavia, il feedback più gratificante è quello che riceviamo dai nostri potenziali clienti, dai commercianti e dai manager delle grandi catene.
Direste che Talent Garden ha giocato un ruolo nella crescita di BILLD?
Secondo noi c’è bisogno in Italia di posti in cui le start up comunicano fra di loro, perché la cosa più importante per attività del genere è sapere di non essere soli. Luoghi di aggregazione come Talent Garden favoriscono in primis la contaminazione e lo scambio delle idee ma anche un forte senso di unione.
Nel nostro caso TAG ci ha permesso di conoscere persone, creare contatti, partecipare a eventi; così abbiamo ampliato la nostra rete. Soprattutto nella fase iniziale di una startup, la vera differenza la fanno le persone, il team, chi hai nella squadra e tutti i legami che è stato possibile creare intorno ad essa. Poi l'idea può essere brillante, il mercato può rispondere bene, però nulla conta più delle persone. Ed è qui che TAG è stato fondamentale, perché è un luogo nel quale le persone che amano l'innovazione hanno la possibilità di trovarsi insieme.
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