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Digital Officer si trovano al giro di boa nella tappa torinese per interfacciarsi con due settori molto diversi tra loro: il primo, il settore pubblico, con la Camera di Commercio di Torino e il secondo, quello dell’automotive engineering con la società Blutec. L’obiettivo è sempre lo stesso: plasmare la quotidianità delle aziende tramite gli strumenti di Digital Transformation per poter migliorare e rendere più efficienti sistemi e organizzazioni.

Team 1: il networking aiuta a condividere best practice e a creare una catena di valore

Il primo team ha affiancato la Camera di Commercio di Torino, che si distingue per la funzionalità primaria di aiutare costantemente tramite progetti, consulenza e promozione di iniziative le imprese del territorio. Ed è proprio una di queste iniziative che hanno preso in mano i nostri Digital Officer per testarne l’efficienza e trasformarla con il loro approccio fuori dagli schemi: Yes, una rete costruita dalla Camera di Commercio di Torino che serve a promuovere la rete di alberghi e attestarne la qualità. Il team, partendo dall’esigenza di rilanciare il brand Yes in modo da renderlo più contemporaneo e appetibile, ha analizzato il funzionamento di Yes “as is” e condotto molteplici interviste agli albergatori del territorio all’interno della rete e non, per comprendere realmente come si posiziona nella mente dei fruitori. I risultati hanno portato alla definizione della strategia ottimale per ottimizzare la rete. Innanzitutto, i Digital Officer hanno diversificato il posizionamento di Yes da attestato di qualità per i potenziali clienti degli alberghi, per focalizzarsi sui vantaggi che possono derivare dall’affiliazione alla rete.
Un ottimo livello di base con idee operative molto chiare.
Commenta Francesca Venturello, del Settore Sviluppo e Valorizzazione Filiere della Camera di Commercio di Torino. L’obiettivo è, dunque, quello di fare del marchi un valore aggiunto non per il cliente finale ma per le imprese che ne fanno parte, cercando di coinvolgere quante più strutture possibili senza renderlo un club esclusivo. Il goal della rete perciò cambia e si focalizza più su un’unica proposta: da attestazione di qualità a rete dove le strutture alberghiere possono fare networking e avere una consapevolezza maggiore della realtà del territorio, per condividere best practice creando una value chain nella quale gli alberghi crescono e migliorano grazie alla collaborazione fra loro. Il networking verrebbe potenziato:
  • tramite l’organizzazione di eventi,
  • la valorizzazione dei partner strategici,
  • la strutturazione di una community virtuale per mantenere sempre i contatti.
Il riposizionamento non abbandona la funzione dell’erogazione di corsi di formazione, che risulta comunque di grande interesse, ma ne massimizza l’efficacia tramite l’utilizzo di nuovi parametri. In questo modo è possibile clusterizzare i fabbisogni in termine di apprendimento nelle strutture affiliate così da customizzare l’offerta formativa dei corsi portando Yes a divenire una Academy e il motore stesso dell’innovazione nel territorio.

Team 2: identificare la nicchia di mercato è il primo passo verso il successo

Il secondo team ha collaborato con Blutec, azienda inserita nel settore dell’automotive specializzata nella creazione di modelli unici per i più importanti produttori di automobili che da qualche anno offre un servizio in più ai propri clienti, dando loro assistenza completa in tutte le fasi dello sviluppo del prodotto richiesto. L’azienda, sempre lungimirante in termini di innovazione e anticipo nel mercato, ha sviluppato 3-Ion, un cargo elettrico concepito per le consegne porta a porta in grado di trasportare fino a 70 chili. Ciò che distingue il prodotto dagli altri triciclo motori è il telaio basculante con uno snodo meccanico brevettato che permette al conducente di non sentire il peso del vano carico. La sfida dei nostri Digital Officer è stata quella di prendere in mano 3-Ion e trovare la nicchia di mercato migliore per permettere a Blutec di rispettare l’obiettivo di 1.000 unità vendute l’anno. Il team è partito facendo un’analisi di mercato per costruire il Business Model, focalizzandosi sulla ricerca dei competitor principali:
  • in modo da capirne il modus operandi e punti di differenziazione
  • distinguendoli in concorrenti diretti, prodotti sostitutivi e potenziali entranti.
Successivamente, sono stati identificati quattro potenziali mercati dove 3-Ion può inserirsi e trovare sbocco:
  1. il mercato del food delivery dove la vettura può risultare perfetta per la consegna del prodotto alla temperatura ottimale tramite la coibentazione del vano;
  2. il mercato del pony express dove l’agilità data dallo snodo consente al conducente di consegnare grandi prodotti senza sforzo
  3. il mercato del trasporto delle persone, possibile tramite una modifica dell’assetto, dove 3-Ion potrebbe inserirsi nel segmento dei servizi per turisti ad esempio
  4. il mercato della vendita ai corrieri per la consegna all’ultimo miglio.
Lo scenario sul possibile posizionamento del prodotto è stato poi completato tramite la somministrazione di interviste a commercianti di vario tipo, da cui è emerso che 3-Ion sì è adatto a tutti questi mercati. Il lavoro dei Digital Officer va oltre e decide di virare su due modelli di business totalmente diversi. 3-Ion può inserirsi nel settore della logistica last-mile per i corrieri, dove non avrebbe ostacoli nel stabilirsi e prosperare grazie alla natura del prodotto. Essendo il mezzo elettrico e con un’autonomia sufficiente per girare in città, avrebbe accesso illimitato alle aree urbane consentendo ai corrieri di esternalizzare la consegna finale nel centro urbano che rappresenta tipicamente un costo elevato. La seconda soluzione proposta, più forte e certamente più ambiziosa, consiste nella creazione congiunta di una flotta di fattorini e di una piattaforma B2B, dedicata ai commercianti locali, per consegnare le merci in maniera veloce e low cost ai propri clienti. Come funziona? Il commerciante locale, non appena riceve un ordine da un cliente, potrà recarsi nella piattaforma e individuare il rider più vicino e disponibile a effettuare la consegna inserendo i dati dell’indirizzo del cliente finale e le caratteristiche del pacchetto da inviare. Infine, il negoziante riceverà una notifica di consegna in real time sempre tramite la piattaforma. Il vantaggio evidente per i potenziali clienti business è quello di scoraggiare la preferenza all’ecommerce, creando una nuova occasione per avvicinare quella fetta di clienti che preferisce ricevere il prodotto a casa piuttosto che recarsi nel locale. Con questa soluzione, i tempi di consegna risultano essere più rapidi grazie alla flessibilità del sistema. Per validare questo modello di business, i Digital Officer hanno somministrato un questionario qualitativo a commercianti appartenenti ai settori farmaceutico, abbigliamento, vernici e catering e pasticceria per comprendere in modo approfondito qual è la situazione delle consegne a domicilio urbane. Dato importante e speranzoso che è emerso è il fatto che già l’80% dei commercianti fanno consegne a domicilio urbane, tuttavia il 60% impiega ben un giorno per far arrivare la merce a destinazione: esiste dunque un mercato potenziale per questo modello di business e 3-Ion potrebbe posizionarsi in maniera efficace distinguendosi per la rapidità del servizio. Nuove strategie, rovesciamento della prospettiva e vision orientata al digital è la proposta che entrambi i team hanno applicato a due settori totalmente opposti, adesso i Digital Officer sono pronti per la prossima tappa che vedrà i 18 per la prima volta riuniti in un solo gruppo a Firenze per l’azienda leader del settore fashion.
Articolo aggiornato il: 30 agosto 2023
Talent Garden
Scritto da
Talent Garden, Digital Skills Academy

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