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L’arrivo del Covid-19 ha messo l’Innovation School di Talent Garden, così come molte altre aziende, di fronte a una sfida importante. Nell’arco di pochissimi giorni abbiamo dovuto cambiare totalmente la modalità di fruizione dei nostri corsi, rendendoli al 100% online così che tutti i nostri studenti, in qualunque luogo si trovassero, potessero accedervi senza rinunciare alla “Talent Garden Experience”, ossia a quell’insieme di caratteristiche che ci contraddistinguono rendendoci unici nel nostro genere.  Come scuola, ma anche come azienda, abbiamo deciso non di fermarci ma di re-inventarci, così come dovranno fare tante altre realtà nei prossimi mesi. Non sappiamo quanto durerà questa crisi, e quali saranno gli sviluppi futuri. Quello che è certo è che per sopravvivere al cambiamento sarà necessario un rinnovamento globale di tutte le organizzazioni aziendali, rinnovamento che passerà attraverso il digitale rendendolo protagonista del mondo del lavoro del futuro. Non parliamo solamente di Smart Working, strumenti collaborativi online e tool innovativi ma anche di tutte quelle nuove competenze digitali necessarie per far ripartire le aziende e permettere loro di sopravvivere nel nuovo scenario economico che si creerà nel futuro prossimo. In altre parole, le competenze necessarie per trasformare la crisi presente in un’opportunità di business futura.

I nuovi trend

Per capire in quale direzione stiamo andando, può essere utile fare un punto della situazione attuale, analizzando come stanno cambiando le abitudini e i consumi degli italiani in queste settimane e quali sono i nuovi trend che si stanno sviluppando.

Connessione costante

Il traffico sul web è aumentato del 70% rispetto alle settimane precedenti, così come il tempo passato davanti alla TV (+63%) e sui social network (+61%). WhatsApp (utilizzo medio +40%) guida questo trend che vede i social network decisamente più utilizzati rispetto al passato (+61%). Ma quali sono gli scopi per i quali si usano i canali social in questi giorni? Molti utenti vi organizzano donazioni di denaro a favore di ospedali e organizzazioni di mutuo soccorso. Altri offrono il proprio tempo e le proprie competenze per consulenze digitali sui più svariati ambiti. Per le aziende sono invece importanti canali di marketing tramite i quali comunicare la loro risposta al contesto presente e mantenere così un legame con i consumatori.

I consumi si spostano online

Costretti in quarantena, gli italiani stanno scoprendo il mondo degli acquisti online. Solo nel mese di marzo, secondo un’analisi di Netcomm, il 75% degli acquirenti da siti di e-commerce non lo aveva mai fatto prima. Fino a poche settimane fa la percentuale di chi acquista online era ferma al 7%, contro il 30% della Gran Bretagna. Oggi, anche se ancora non disponiamo di dati precisi, possiamo affermare che questa cifra è senz’altro aumentata. In un primo momento gli acquisti hanno riguardato per lo più beni alimentari di prima necessità. In seguito hanno fatto la loro comparsa anche i capi di abbigliamento, che seppur beni non essenziali giocano un ruolo importante nel migliorare l’umore e far affrontare la quarantena con maggiore positività. La domanda che ora dobbiamo porci è: dopo aver sperimentato in prima persona quanto sono comodi e facili gli acquisti online torneremo davvero ad affrontare le lunghe file nei negozi? 

La rivincita dell’ e-learning

Milioni di studenti a casa, da un giorno all’altro. Le industrie forse possono fermarsi per qualche giorno, ma la formazione no ed è stata una delle prime attività a spostarsi online ai tempi della quarantena. Fino a poco tempo fa l’e-learning era visto con diffidenza, oggi senza il computer gli studenti non potrebbero iniziare le proprie giornate. A trarne vantaggio sono i bambini che frequentano le elementari ma anche gli adolescenti delle scuole medie e superiori e gli universitari o studenti di Master. Non dobbiamo, poi, dimenticare, tutto il mondo dei webinar e dei corsi di formazione online destinati ai professionisti o anche semplicemente a chi, costretto a casa, vuole sfruttare il momento per accrescere le proprie competenze. 

Lo Smart Working funziona

Per alcune aziende era una realtà, altre hanno dovuto iniziare quasi da zero. Migliaia di persone da un giorno all’altro hanno dovuto trasformare la propria sala da pranzo in ufficio, e imparare a usare tool collaborativi online per interfacciarsi con il resto del team. Quando la situazione attuale avrà fine, e potremo tornare a sederci vicini in ufficio, vorremo davvero farlo? Oppure, come è prevedibile, sarà necessario ripensare ai modelli organizzativi e costruire nuovi ambienti e dinamiche aziendali? E’ altamente probabile che molte organizzazioni dovranno effettuare un cambiamento radicale nel loro mindset, approcciandosi al mondo del digitale e sfruttandolo a loro vantaggio.

Nuovi legami virtuali per combattere l’isolamento

L'effetto più negativo della restrizione della libertà è sicuramente l’isolamento, e l’impossibilità di poter avere un contatto effettivo con le persone. Gli italiani hanno quindi ricostruito digitalmente quei legami che fino a poche settimane fa potevano vivere personalmente. Legami con le persone care ma anche con degli sconosciuti al fine di riscoprirsi come nazione unita in un momento di crisi. App come Skype, Zoom, House Party, Whatsapp ci permettono di fare lunghe call virtuali e accorciare le distanze organizzando flash mob e eventi online.

I professionisti del futuro

“In questo periodo abbiamo visto molti business fare una vera e propria riconversione non solo di prodotto ma anche di processi digitali e questo può disegnare dei nuovi trend per le professioni più richieste nel futuro”. Mariagrazia Bizzarri, Head of People Development, Reward & Transformation in NEXI Da quanto visto, emerge come il digitale stia acquisendo un ruolo sempre più importante nelle nostre vite e diventando un elemento di cui non potremo fare a meno in futuro, sia considerando la prospettiva dei privati cittadini sia quella delle aziende.  Parlando, nello specifico, del mondo del business, possiamo affermare che il digitale è uno strumento potente, e per poterlo sfruttare appieno è necessario possedere le giuste competenze. Le aziende devono quindi puntare su quelle figure in grado di fronteggiare le sfide della Digital Transformation e portare la digitalizzazione nell’organizzazione aziendale cambiando metodologie e strumenti di lavoro. Tra le figure professionali di cui il mercato del lavoro non potrà fare a meno nei prossimi anni ci sono, ad esempio, gli UX Designer, i Digital Marketer e i Data Scientist.

UX Designer

E’ un dato di fatto che le persone passino molto più tempo online, comprando beni e servizi non sono essenziali ma di ogni tipologia. Per le aziende sarà dunque essenziale costruire delle esperienze utente che incontrino i bisogni dei consumatori digitali e li fidelizzino. Si pensi, ad esempio, a un giovane professionista alla ricerca di un corso di formazione online indeciso tra due scuole. La pagina web della prima scuola è anonima e la navigazione tra i vari moduli difficile. La pagina web della seconda scuola è invece personalizzata a seconda del visitatore e offre un percorso utente ad hoc a seconda delle esigenze. Mettere il consumatore al centro, e farlo diventare protagonista dell’esperienza di acquisto, è il segreto per catturare la sua attenzione e fargli portare a termine l’acquisto, oltre che fidelizzarlo. Tutto questo può essere fatto da dei professionisti specializzati in digitale ed esperienze utente: gli UX Designer. 

Esperti di Digital Marketing

Gli UX Designer si occupano quindi di trasformare un utente in consumatore finale. Ma come arriva l’utente sul sito web di riferimento? Per questo servono le competenze dei Digital Marketer. Sono infatti loro i professionisti aziendali capaci di sfruttare in maniera trasversale i principali canali di comunicazione aziendale e creare campagne di digital marketing finalizzate all’acquisizione degli utenti grazie a contenuti di vario tipo: da video a foto-gallery, da blog post a grafiche animate. 

Data Scientist

Non bisogna, infine, dimenticare il potere dei dati e la loro enorme importanza in qualunque contesto: dalle PMI alle grandi corporate, dagli studi professionali alle aziende a conduzione familiare. Il vero segreto del successo del business risiede nei dati, e nelle figure professionali in grado di saperli acquisire, elaborare e gestire al fine di generare valore per le diverse attività aziendali: i Data Scientist, professionisti del futuro la cui richiesta da parte del mercato del lavoro, secondo una ricerca di Burning Glass, è aumentata del 137% dal 2017 al 2019.
Articolo aggiornato il: 09 agosto 2023
Talent Garden
Scritto da
Talent Garden, Digital Skills Academy

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