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Le minacce informatiche in costante aumento stanno facendo emergere l'hacking etico (ethical hacking) come una pratica essenziale per ridurre i rischi di cyber attacchi verso le più disparate realtà e organizzazioni. Gli ethical hacker sono esperti di sicurezza informatica che utilizzano le loro competenze per individuare e risolvere vulnerabilità nei sistemi aziendali.

Operando legalmente, e con il permesso delle organizzazioni stesse, questi professionisti simulano attacchi informatici per testare e migliorare le difese esistenti, fornendo rapporti dettagliati e suggerendo misure correttive. La loro capacità di ragionare come gli hacker malintenzionati, ma con l'intento di proteggere, li rende indispensabili nella prevenzione dei furti di dati, delle frodi e degli altri attacchi.

Inoltre, gli ethical hacker giocano un ruolo cruciale nella risposta agli incidenti di sicurezza, nella formazione del personale aziendale e nella conformità alle normative. L'hacking etico infatti non solo protegge, ma rafforza anche la reputazione delle aziende e il loro livello di fiducia.

 

Cos’è l’hacking etico?

L'hacking etico è un'attività fondamentale per migliorare la sicurezza informatica delle aziende, soprattutto nei settori a più alto rischio come sanità, finanza, digital health, fintech, manifatturiero eccetera. Analizzare i sistemi informatici per identificare le vulnerabilità, ossia i punti deboli che potrebbero essere sfruttati da hacker malintenzionati, permette di prevenire la maggior parte dei rischi di minacce cyber. L’ethical hacking si occupa di simulare attacchi informatici, agendo come farebbero i criminali ma con l'obiettivo di proteggere anziché di danneggiare. Partendo da queste simulazioni, permette di fornire all’azienda un rapporto dettagliato, indicando le falle scoperte e suggerendo soluzioni per correggerle.

Le tecniche e gli strumenti di chi lavora nell’ambito dell’ethical hacking sono gli stessi utilizzati dai veri criminali informatici. Pur dovendo mantenere un mindset criminale (vale a dire, la capacità di pensare come un malintenzionato per anticipare e prevenire le azioni degli hacker reali), l'obiettivo è positivo: prevenire furti di dati, frodi e altri tipi di attacchi.

 

Chi è l’ethical hacker e quali sono i suoi compiti

Un ethical hacker, noto anche come white hat hacker, è un esperto di sicurezza informatica che sfrutta le proprie competenze per identificare e risolvere vulnerabilità nei sistemi informatici, nelle reti e nelle applicazioni.

Diversamente dai criminali informatici, noti come black hat hacker, gli ethical hacker operano, con il permesso dell’organizzazione stessa che li ha incaricati, per migliorare la sicurezza. Questi professionisti lavorano entro il perimetro delle leggi e delle regolamentazioni, per garantire che le reti e i dati siano protetti contro gli accessi non autorizzati.

Solitamente impiegati da aziende (di varie dimensioni), enti governativi e altre organizzazioni, gli ethical hacker mettono alla prova i sistemi di cybersecurity già esistenti e pongono le basi per l’adozione di misure di sicurezza più efficaci.

Una delle principali attività degli ethical hacker è il test di penetrazione, o pen testing, durante il quale tentano di sfruttare in modo controllato le vulnerabilità presenti per identificare eventuali debolezze che potrebbero essere utilizzate da hacker malintenzionati. Questi test possono riguardare applicazioni web, reti aziendali, dispositivi mobili o nell’intera infrastruttura. Forniscono poi raccomandazioni dettagliate su come migliorare la sicurezza, e spesso assistono nelle varie fasi della loro implementazione.

In caso di attacco informatico, gli ethical hacker effettuano analisi specifiche per capire come sia stato perpetrato l'attacco, quali dati siano stati compromessi e come prevenire futuri eventi dello stesso genere. Sono anche coinvolti nella formazione e sensibilizzazione del personale aziendale, insegnando le migliori pratiche di sicurezza informatica e come riconoscere potenziali minacce, tra cui il phishing e altre tipologie di possibili trappole. Gli ethical hacker testano la preparazione del personale e migliorano la consapevolezza sulle pratiche da adottare, costruendo una cultura della sicurezza all'interno dell'organizzazione e riducendo il rischio di errori umani che potrebbero portare a violazioni. Questo aspetto educativo è cruciale, perché molte violazioni della sicurezza avvengono a causa di errori umani o di comportamenti negligenti.

 

Come si forma un ethical hacker

Il lavoro di un hacker etico richiede un mix di competenze e una grande esperienza sul campo che spazia in diversi settori.

Anzitutto, deve possedere una vasta gamma di conoscenze tecnologiche in ambito cybersecurity: dai sistemi operativi (Windows, Linux e macOS) e alle patch di sicurezza, fino ai linguaggi di programmazione e di scripting. Non possono mancare, poi, una solida comprensione delle reti e dei sistemi di rilevazione e prevenzione delle intrusioni. È importante anche la conoscenza delle infrastrutture IT e delle architetture informatiche e applicative, così come delle piattaforme per l’analisi della sicurezza.

Gli hacker etici devono conoscere le metodologie di valutazione delle vulnerabilità e penetrazione, e le varie tipologie di hacking, come quello delle applicazioni web, dei sistemi, dei server, delle reti wireless e del social engineering. Inoltre, è importante essere competenti nel cloud computing e nella sicurezza del cloud, considerando anche l’evoluzione dei sistemi di memorizzazione di dati e informazioni. Se da un lato non possono mancare conoscenze sulle normative di riferimento (come il GDPR), dall’altro occorrono anche varie soft skill, tra cui la capacità di problem solving, resilienza e responsabilità digitale.

 

Il ruolo chiave dell’ethical hacker nella cybersecurity

In un contesto di crescenti minacce informatiche, l'ethical hacker riveste un ruolo fondamentale nella tutela della cybersecurity aziendale. Questi professionisti della sicurezza, dotati di competenze tecniche avanzate e guidati da un rigoroso codice etico, sono essenziali per prevenire gli attacchi informatici e proteggere dati e infrastrutture critiche. Il loro approccio proattivo permette alle organizzazioni di mantenere aggiornate le difese contro le minacce emergenti, adattando le strategie di sicurezza in tempo reale e prevenendo potenziali azioni criminali. Inoltre, come anticipato, i white hat hacker sono cruciali nella risposta agli incidenti di sicurezza: la loro expertise è determinante per contenere l'attacco, minimizzare i danni e ripristinare rapidamente le operazioni normali. L'analisi degli incidenti passati, infine, fornisce preziosi insegnamenti per rafforzare le difese contro possibili attacchi futuri.

 

Importanza dell’hacking etico per le aziende

L'hacking etico riveste un'importanza cruciale per le aziende per diversi motivi fondamentali. Prima di tutto, consente di identificare e correggere le vulnerabilità nei sistemi informatici, prima che possano essere sfruttate da malintenzionati. Questo processo di test di penetrazione è condotto da specialisti autorizzati che simulano attacchi reali per scoprire falle nella sicurezza, come nel caso di sistemi di gestione delle password o altre infrastrutture critiche. Questa prevenzione è essenziale per proteggere i dati sensibili dei clienti e l'integrità operativa dell'azienda. Inoltre, l'hacking etico aiuta le PMI a conformarsi alle rigorose normative sulla sicurezza dei dati, come il GDPR in Europa. Implementare pratiche di hacking etico non solo aiuta a evitare multe e sanzioni derivanti da violazioni normative, ma dimostra anche un impegno concreto verso la protezione dei dati dei clienti.

Inoltre, investire in sicurezza informatica tramite l'hacking etico contribuisce a preservare la reputazione dell'azienda. Una violazione dei dati può compromettere gravemente la fiducia dei clienti e l'immagine pubblica dell'organizzazione. Dimostrare un impegno proattivo nella protezione dei dati sensibili rafforza la fiducia dei clienti e aiuta a mantenere una base di clientela fedele nel lungo termine. Insomma, l'hacking etico non è solo una misura difensiva, ma un investimento strategico per la sicurezza e la reputazione aziendale, cruciale nell'era digitale in cui le minacce informatiche sono sempre più sofisticate e pervasive.

Articolo aggiornato il: 01 agosto 2024
Gianluca Dotti
Scritto da
Gianluca Dotti, Giornalista Scientifico

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