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Sguardi puntati sulla Cybersecurity: Vincenza Moroni e la missione di proteggere un evento mondiale.

 

In un'era in cui la tecnologia e la digitalizzazione sono alla base della nostra esistenza, la sicurezza informatica non è mai stata così cruciale.

Con la crescente ondata di attacchi informatici e violazioni di dati, come può una grande manifestazione come i Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026 garantire che le sue reti, sistemi e dati siano sicuri? Il compito è immenso e gli occhi di tutto il mondo sono puntati sull'evento.

Nel cuore di questa impresa c'è Vincenza Moroni, una fisica convertita in architetto di infrastrutture IT e ora a capo della cyber security presso la Fondazione Milano Cortina 2026. La sua carriera, costellata di sfide diverse e di crescente complessità, la rende una delle figure più adatte a parlare di sicurezza in un contesto così esposto e delicato.

Mentre il mondo si prepara a sintonizzarsi sui giochi, ci siamo seduti virtualmente con Vincenza in un caldo pomeriggio di agosto per saperne di più sul suo ruolo, sulle sfide che affronta e sul panorama generale della cyber security in Italia.

Accompagnateci in questo viaggio dietro le quinte della sicurezza informatica dei Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026 e scoprite come Vincenza Moroni e il suo team si stanno preparando per proteggere uno degli eventi più attesi della prossima decade.

Raccontaci di te, da dove hai iniziato e come?

Ho iniziato in una piccola società di consulenza subito dopo la laurea in Fisica, quasi per caso, per dare una mano a un amico. La mia formazione scientifica mi ha sempre sostenuto nell’analisi e risoluzione dei problemi ed ora affronto una nuova sfida: partecipare all’organizzazione di un evento olimpico.

In cosa consiste il tuo lavoro in Milano Cortina?

Mi occupo di cyber security e compliance, due parole semplici per descrivere la complessità di trovare soluzioni utili ai colleghi che garantiscano la giusta protezione dalle minacce esterne e l’adeguatezza alle leggi Italiane ed internazionali. Insomma cerco di etichettare il caos con parole semplici.

Quali sono i principali rischi alla sicurezza informatica per un evento globale?

I rischi sono molteplici, la situazione geopolitica fa di un evento globale un richiamo molto forte per azioni dimostrative, ma anche per chi, singolo o gruppo, vuole arrecare un danno d’immagine all’Italia o vuole semplicemente i famosi 15 min di notorietà.

Quali sono i principali attacchi informatici a cui fare attenzione in questo preciso periodo storico?

Le tecniche utilizzate sono sempre più sofisticate e specifiche. Gli attaccanti usano metodologie diverse se vogliono sottrarre dati sensibili o se vogliono fare un’azione dimostrativa malevola verso una grande azienda.

Perché è importante la sicurezza informatica e, se ci sono, quali i settori maggiormente a rischio?

Dirò una cosa banale, ma forse sottostimata: l’informatica, il digitale è parte delle nostre abitudini (prova solo ad immaginare tutti i sistemi informatici che ci sono tra un caffè pagato al bar con il tuo smartwatch e il tuo conto in banca). La sicurezza informatica è parte della nostra sicurezza quotidiana. Non credo ci sia un settore maggiormente a rischio.

Qual è l’aspetto più divertente e quale quello più sfidante del tuo lavoro?

L’aspetto più divertente è capire cosa serve davvero ai colleghi per lavorare in modo sicuro con strumenti efficaci, quello più sfidante è trovarli e renderli operativi.

Scenario italiano: a che punto siamo nella sicurezza informatica rispetto alle altre nazioni?

Basta guardare i report su domanda e offerta di personale tecnico in cyber security per capire che c’è ancora molto da fare, non solo in Italia.

Cosa raccomanderesti ad un ragazzo/ragazza che vuole intraprendere una carriera nella sicurezza informatica?

Lo spazio lavorativo è grande. La raccomandazione? Studiare. Capire i meccanismi tecnici che ci espongono ai rischi, ma anche i meccanismi sociali che spesso vengono sfruttati per appropriarsi illecitamente di dati riservati.

Su cosa vale la pena investire oggi e perché?

Ritengo che la cyber security debba evolversi in cultura dei buoni comportamenti che ognuno di noi può applicare; credo fermamente che la collaborazione positiva di tutti possa fare la differenza.

 

*Alcune note su Vincenza Moroni

Vincenza Moroni attualmente ricopre il ruolo di Head of Cyber Security presso Fondazione Milano Cortina 2026, organizzazione che si sta occupando di organizzare i Giochi Olimpici Invernali del 2026.

In questo ruolo si occupa di difendere dalle minacce attuali e future con soluzioni sicure e adatte alle diverse necessità della famiglia olimpica. Il suo percorso professionale, dopo la laurea in Fisica, si è districato tra vari ruoli e realtà, dall’architetto di infrastrutture IT alla gestione di servizi enterprise per grandi società italiane.

L’abitudine al dubbio critico è sempre stata di supporto per affrontare e risolvere i problemi incontrati e la grande curiosità l’ha spinta verso sistemi complessi; ora comprendere il delicato equilibrio tra minaccia, vulnerabilità e rischio è la nuova sfida che sta affrontando.

Vincenza è anche membro della faculty dei corsi sulla cybersecurity di Talent Garden. 

Articolo aggiornato il: 01 luglio 2024
Talent Garden
Scritto da
Talent Garden, Digital Skills Academy

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