Cos'è il DEA, Data Envelope Analysis, e come si applica nei dati
Cos’è il DEA
Come si misura l’efficienza di un'organizzazione o di un’azienda? Basta usare il DEA.
No, non si tratta di una divinità a cui portare offerte in cambio di favori per migliorare l’efficienza della propria azienda.
Il DEA, Data Envelopment Analysis, è una metodologia matematica sviluppata per misurare l'efficienza relativa di diverse unità decisionali, chiamate Decision Making Units (DMUs), nel contesto aziendale. Viene utilizzato principalmente per confrontare l’efficienza di aziende, negozi, reparti o qualsiasi altra compagnia che trasformi input in output. Inizialmente era usato per misurare l’efficienza delle organizzazioni pubbliche, dove i dati di mercato spesso non sono disponibili o abbastanza accurati. Poi il suo utilizzo si è esteso anche a settori privati come banche, ospedali, scuole e retail, rendendolo uno strumento versatile per chi si occupa di ottimizzazione e miglioramento delle performance aziendali.
Ma cosa rende questa tecnica così potente per l'analisi dei dati aziendali?
Come funziona il DEA
Qualcuno di molto saggio ha detto “le cose semplici sono le migliori”. Non sappiamo se sia vero per tutto, ma sicuramente lo è per il DEA che partendo da un concetto di base molto semplice riesce a produrre risultati importanti.
Ma entriamo nel vivo: il DEA confronta le unità decisionali analizzando quanto bene ciascuna DMU utilizza le proprie risorse (input) per produrre risultati (output). Ogni DMU viene valutata rispetto a una "frontiera efficiente" composta dalle unità che risultano più produttive nell’uso delle risorse. Se una DMU si trova sulla frontiera, è considerata efficiente; se si trova sotto la frontiera, ha margini di miglioramento.
Il metodo DEA non richiede di definire esattamente come gli input si trasformano in output. Questo lo rende molto utile in situazioni dove è complicato descrivere chiaramente la relazione tra i dati aziendali. L'analisi considera diversi fattori e permette di confrontare unità operative (come aziende o reparti) che funzionano in condizioni diverse, senza dover fare ipotesi rigide su come producono.
Esistono due modelli principali di DEA:
- Modello CCR (Charnes, Cooper e Rhodes): assume rendimenti di scala costanti, ovvero che un aumento proporzionale degli input genera un aumento proporzionale degli output.
- Modello BCC (Banker, Charnes e Cooper): considera rendimenti di scala variabili, utile quando le unità decisionali operano in contesti con dimensioni o risorse molto diverse.
Applicazioni aziendali del DEA
Bellissimo, ma in pratica quali sono i settori e le modalità in cui il DEA si applica?In ambito aziendale, il DEA trova applicazione in numerosi settori, dove è cruciale valutare l’efficienza operativa:
- Retail: l'analisi può essere utilizzata per confrontare le performance dei negozi. Come illustrato da un caso studio di Wipro, il DEA ha aiutato a valutare l’efficienza relativa di vari punti vendita al dettaglio, identificando quali negozi sfruttano meglio i loro input (ad esempio, spese operative, numero di dipendenti, metri quadrati) per generare output (come fatturato, numero di clienti serviti). Questa analisi può servire come base per migliorare le pratiche meno efficienti e allocare meglio le risorse.
- Settore bancario e assicurativo: banche e assicurazioni utilizzano il DEA per confrontare l’efficienza delle filiali o dei portafogli clienti. Un'analisi DEA può ad esempio individuare quali filiali di una banca riescono a servire più clienti con meno personale o risorse finanziarie.
- Sanità: ospedali e cliniche impiegano il DEA per migliorare la gestione delle risorse e ottimizzare il rapporto tra numero di medici, spese sanitarie e numero di pazienti trattati.
Benefici del DEA per le aziende
Ogni azienda punta sempre a migliorare, ma non è sempre così facile stabilire quali siano le azioni da mettere in campo e quali i punti più delicati da migliorare.
Ecco, con il DEA le cose cambiano.
Tra i vantaggi principali:
- Identificazione delle inefficienze: il DEA individua chiaramente quali DMU stanno operando sotto il loro potenziale, suggerendo dove sono necessari interventi.
- Benchmarking interno: permette di confrontare le performance interne di diverse divisioni o punti vendita, stabilendo quali sono i leader di efficienza.
- Supporto alle decisioni strategiche: la metodologia fornisce dati chiave per ottimizzare l’allocazione delle risorse e migliorare l’efficienza complessiva dell’azienda.
Conclusione
Se hai letto fino a qui ormai lo avrai capito: il Data Envelopment Analysis è uno strumento potente e versatile che aiuta ad analizzare e migliorare l’efficienza aziendale. Grazie alla sua capacità di gestire contesti complessi e variabili multiple, è diventato un pilastro fondamentale per chi desidera migliorare le performance operative e strategiche della propria organizzazione.
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