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Qual è uno degli elementi fondamentali dietro il successo di UX Design Master? L’approccio all’apprendimento che si basa sulla conoscenza e sulla comprensione dei bisogni delle persone. Ecco perché basiamo il nostro metodo su un processo iterativo che dà modo di sperimentare di continuo le nuove competenze, massimizzando il livello di acquisizione di nuove skill: apprendi > metti in pratica > confrontati > migliora. L’importanza di un approccio concreto, hands-on e volto a consolidare le nuove skill si traduce in una delle attività chiave del Master: le Company Challenge. Cosa sono? Mettiamo in contatto aziende e studenti, per metterli alla prova e farli cimentare in progetti reali lanciati da grandi realtà del network Talent Garden. In questa edizione, abbiamo lavorato con Creative Harbour, la "tribù" dei nomadi digitali che organizza esperienze di smart working in giro per il mondo. Il brief? Andara a ricercare e scoprire cosa rende la community di Creative Harbour tale, quali le leve che tengono ingaggiate le persone, le esigenze che le muovono, e le aspettative, per trarne insight e soluzioni che vadano a indagare le piattaforme, i tool, i flussi e la customer journey interessanti per il brand (e la gestione della propria community) e come questi touchpoint vengono impattati da questo fattore.

Nomad Communityì

Emanuela Albiolo, Francesca Alderisio, Gabriele Girgenti, Luca Tognazzi, Andrea Falappa, Francesco Meli

Puoi trovarli anche su Behance: Emanuela Albiolo, Francesca Alderisio, Gabriele Girgenti, Andrea Falappa, Francesco Meli Per aiutare i nomadi digitali a rimanere in contatto, ottenere informazioni e consigli utili sulla vita da nomade, partecipare ad eventi online, abbiamo pensato a una web-app che potesse accogliere la community di Creative Harbour. Il progetto si rivolge sia ai nomadi digitali che hanno già partecipato ad esperienze da nomade, sia a persone che ancora non riescono ad intraprendere questa scelta, ma che vorrebbero farla. Assistiamo, inoltre, chi ha già prenotato un viaggio, fornendo tutte le informazioni utili alla partenza.

Il progetto in tre punti:

La piattaforma risponde a tre principali esigenze: 1) Aiutare i curiosi a intraprendere la scelta di diventare un nomade digitale tramite eventi online dove potranno ascoltare le esperienze reali di chi è già un nomade esperto, e ricevere consigli utili. 2) Assistenza per i viaggiatori in partenza tramite la creazione di un gruppo apposito dove i nomadi potranno inziare a conoscersi e comunicare tra loro. Inoltre il Tribe Lead, l'amministratore, avrà una sezione apposita dove pubblicare annunci importanti e informazioni sulla partenza. 3) Mantenere i nomadi digitali nella community tramite un sistema a livelli che gli permette di ottenere alcuni vantaggi all'interno della stessa e rispetto ai viaggi di Creative Hourbour. Top Highlight: La community aiuta i nomadi a rimanere in contatto, ottenere informazioni e consigli utili sulla vita da nomade, partecipare ad eventi online! 👉Guarda il progetto

La Comunità dei Pirati di Creative Harbour

Anthea Valentini, Fabiana Di Lallo, Federico Tantillo, Greta Sassi, Rocco Licandro, Vincenzo Roberto Sergi

Puoi trovarli anche su Behance: Anthea Valentini, Fabiana Di Lallo, Federico Tantillo, Rocco Licandro, Vincenzo Roberto Sergi Il nostro progetto si pone come obiettivo il coinvolgimento dei nuovi utenti e di quelli esistenti. Tutto questo è possibile attraverso l'utilizzo di nuovi canali di comunicazione, come Telegram o Slack, maggiormente usati dal nostro target di riferimento, per favorire la creazione di una community. In questo modo il nuovo utente avrà la possibilità di contattare chi ha già avuto esperienze con CH, così da ricevere consigli e pareri. Utilizzare i social come Instagram e TikTok, per sponsorizzare il sito, le Harbour House e tutte le esperienze di CH, attraverso la creazione di contenuti quali video e tips. Eventi di orientamento sia online che offline per coinvolgere il pubblico e permettergli di provare l'esperienza prima ancora di accedervi. Per premiare la fedeltà degli utenti, invece, ci saranno delle offerte speciali e link referral per invitare nuovi amici, oltre a un kit "del pirata" con dei gadget che li farà sentire parte di una tribù.

Il progetto in tre punti:

1) Contatti: Proponiamo l'implementazione di una soluzione innovativa all'interno della piattaforma Creative Harbour, o di canali già esistenti come telegram e slack, per creare una community tra digital nomad, così da continuare a rimanere in contatto una volta terminata l'esperienza o semplicemente per creare una comunità virtuale di supporto. 2) Eventi: Abbiamo ideato una soluzione per agevolare le connessioni e promuovere gli incontri tra digital nomad e wannabe, tra eventi online e offline. 3) Recensioni: Per iniziare, proponiamo la possibilità di contattare le persone che hanno effettuato già un'esperienza con CH, questo consentirà agli utenti di ottenere consigli e suggerimenti preziosi. La connessione con altri viaggiatori può essere estremamente utile quando si desidera scoprire di più sulla località o avere consigli su quale casa scegliere, soprattutto quando ci sono molte opzioni disponibili. Top Highlight: Il nostro progetto propone un'implementazione innovativa in Creative Harbour per i digital nomad. Creare una comunità virtuale di supporto e connessione tra i nomadi digitali. Inoltre, l'obiettivo è consentire agli utenti di contattare e ottenere consigli dagli altri viaggiatori che hanno già vissuto esperienze simili. Organizzare eventi mirati per facilitare gli incontri tra digital nomad e promuovere la collaborazione. Saranno offerte ricompense speciali, link referral e un kit con gadget tematici per premiare la fedeltà degli utenti e farli sentire parte di una tribù. 👉Guarda il progetto

"Community Discord"

Chiara Ottolenghi, Jasmin Raineri, Marcello Manghi, Marta Michielon, Mattia Bigari, Michela Celesti, Simona Bavaro.

Puoi trovarli anche su Behance: Chiara Ottolenghi, Jasmin Raineri, Marcello Manghi, Marta Michielon, Mattia Bigari, Michela Celesti, Simona Bavaro Il nomadismo digitale è un fenomeno in crescita che sta rivoluzionando il modo in cui le persone lavorano e vivono. Sempre più individui scelgono di abbandonare l'ufficio tradizionale per adottare uno stile di vita nomade, sfruttando la tecnologia per lavorare in remoto e spostarsi liberamente in diverse località del mondo. I nomadi digitali spesso affrontano sfide nel mantenere in vita i rapporti che creano durante i viaggi. Ecco dove entra in gioco l'importanza di creare una community solida e un canale di comunicazione dedicato come Discord. Creare un canale specifico per i nomadi digitali consentirebbe loro di condividere esperienze, consigli e informazioni utili sulla vita nomade digitale e soprattutto potrebbero trovare nuovi partner di viaggio o collaboratori per progetti professionali interessanti. La nostra soluzione promette il mantenimento della community pre, durante e post esperienza.

Il progetto in tre punti:

1) Mantenere in contatto le persone della community pre, durante e post esperienza: attraverso il server Discord. 2) Ingaggiare i "Wannabe": fornendo informazioni dirette tramite delle Live su Instagram ed il canale Discord. 3) Abbassare le barriere culturali: tramite un canale dove poter fare scambi culturali di lingua ed abitudini. Top Highlight: Il canale Discord riservato alla Community aiuta a mantenere in contatto i Nomadi Digitali durante ogni fase dell'esperienza: preparandoli alla conoscenza, supportandoli in ogni momento e facendo in modo che possano mantenere i contatti una volta terminata l'esperienza. 👉Guarda il progetto  

Creative Harbour app

Sara Zazzaro, Giovanna Asaro, Andrea Marra, Gabriele Chiocca, Francesco Gibilisco, Federica Dias

Puoi trovarli anche su Behance: Sara Zazzaro, Giovanna Asaro, Andrea Marra, Gabriele Chiocca, Francesco Gibilisco, Federica Dias Siamo partiti da una domanda, ossia come stimolare la partecipazione alla community di Creative Harbour e l'interazione tra membri? Abbiamo scoperto che il 70% tra nomadi digitali e remote workers intervistati si unirebbe ad una community per avere accesso a opportunità di networking e programmi di sviluppo professionali e personali. La nostra possibile soluzione è quindi un app con cui Creative Harbour potrà, oltre a gestire le varie prenotazioni dei clienti, creare e incentivare la partecipazione alla community grazie all'organizzazione di meetups, workshop e talks con professionisti. Partecipare a questi eventi, sia online che in presenza alla Harbour House, permetterà all'utente di guadagnare punti per accedere a ricompense esclusive.

Il progetto in tre punti:

1) Sezione "Eventi" in cui gli utenti potranno filtrare i diversi eventi disponibili (suddivisi tra worskhop, meetups e live talks) ed iscriversi. 2) Sezione "Tribe" in cui gli utenti potranno creare dei gruppi a tema dove condividere dubbi, interessi, opportunità di lavoro. 3) Sistema di gamification che assegna punteggi sulla base di determinate azioni. Partecipare agli eventi o interagire nei diversi gruppi permette di guadagnare punti e salire di livello, accedendo a speciali premi e ricompense. Top Highlight: La CH app aiuta a fidelizzare e mantenere attivi i clienti di Creative Harbour anche prima e dopo la partecipazione al coliving o alle esperienze, incrementando il valore offerto dal servizio già esistente. 👉Guarda il progetto  

NomadHub: Empowering Digital Nomads Worldwide

Anita Spuri, Giuditta Iozzi, Linda Villa, Chiara Minardi, Carlotta Iachella, Lorenzo Ardeni

Puoi trovarli anche su Behance: Anita Spuri, Giuditta Iozzi, Linda Villa, Chiara Minardi, Carlotta Iachella, Lorenzo Ardeni In un mondo sempre più connesso e flessibile, il nomadismo digitale sta crescendo rapidamente, con sempre più persone che abbracciano uno stile di vita in cui lavorare e viaggiare si fondono armoniosamente. In questo contesto la community diventa di fondamentale importanza in tutte le fasi dell'esperienza: un punto di riferimento, supporto e connessione per persone che condividono le stesse esperienze e sfide. Con NomadHub la community diventa il pillar portante di Creative Harbour, un ambiente di condivisione di conoscenze, opportunità di networking e che stimola la crescita personale e professionale dei nomad: la community come life-long value.

Il progetto in tre punti:

Per rispondere alle esigenze dei nomadi digitali, la community si basa su tre diversi pillars: 1) Circolarità e storytelling: gli stessi nomad diventano i protagonisti del processo di creazione di contenuti, producendo informazioni preziose per la community. Attraverso la condivisione delle loro esperienze, consigli e raccomandazioni, i nomad alimentano un meccanismo virtuoso in cui tutti traggono vantaggio dalle conoscenze collettive. Ciò promuove l'interazione e la collaborazione, fornendo un ambiente ricco di idee e soluzioni innovative. Questo meccanismo è alimentato da un sistema di incentivi e gamification. 2) Ingaggio: gli eventi online e offline creano un senso di appartenenza, stimolano la partecipazione attiva e favoriscono lo scambio di idee. Webinar, esperienze immersive, inHouse events e le Short Co-Living Experience contribuiscono a creare legami solidi all'interno della community e permettono di conoscere il brand, aumentando la fiducia dell’utente. 3) Networking: tramite un sistema di categorizzazione nella piattaforma online che utilizza un sistema di tag e profilazione degli utenti, è possibile entrare facilmente in contatto con persone con gli stessi interessi, incentivando anche collaborazioni professionali.

Top Highlight: Creative Hub è la sezione della piattaforma di Creative Harbour dedicata agli scambi lavorativi. Questo spazio consente all'utente non solo di conoscere e connettersi con altri professionisti, ma offre anche opportunità di collaborazione e progetti stimolanti a cui poter partecipare. Ciò che rende il Creative Hub ancora più speciale è che va oltre la sfera digitale. Creative Harbour si propone, infatti, di supportare le collaborazioni nate mettendo a disposizione dei luoghi fisici dedicati solo a questi scambi, delle oasi di tranquillità dove sprigionare la creatività. 👉Guarda il progetto  

Esploratori Avventurosi

Alessia Mintrone, Antonio Quintano, Doriana Rita Amoruso, Fabrizio Scaglione, Federica Piscopo, Federico Tarantino, Leonardo Barbato

Puoi trovarli anche su Behance: Alessia Mintrone, Antonio Quintano, Doriana Rita Amoruso, Fabrizio Scaglione, Federica Piscopo, Federico Tarantino, Leonardo Barbato La challenge consisteva nel trovare soluzioni che portassero gli explorer a vivere la vita da Digital Nomad e favorissero lo sviluppo di una community solida e appassionata. Dopo una approfondita ricerca, che ha compreso analisi AS-IS, desk research, benchmark e interviste, siamo giunti alla conclusione che la community dovrebbe essere strutturata su Slack: di tutti gli strumenti che abbiamo preso in considerazione, è quello organizzato meglio e più allineato con il mood lavorativo. Ma effettivamente la reale criticità su cui soffermarsi non è tanto l’individuazione del canale, ma l’ottimizzazione di esso: il problema è tenere per mano l’utente quando mette piede per la prima volta nella nostra realtà e quando conclude la sua esperienza per non farcelo scappare. Ci siamo quindi chiesti: Come traduciamo tutto ciò in comportamenti reali per creare e mantenere la community? Attraverso una serie di attività online e offline accompagneranno l’utente dal momento in cui scopre Creative Horbour al momento in cui conclude la prima esperienza e vuole tornare a farne una seconda.  

Il progetto in tre punti:

Per costruire e mantenere una community solida e appassionata abbiamo pensato alle seguenti tre soluzioni: 1. La possibilità di contattare persone che hanno già vissuto l’esperienza attraverso una card presente sul sito che rimanda direttamente ai loro profili Slack. Attraverso questo touch point diamo voce a quell’insight che esprimeva la necessità di potersi confrontare con altri digital nomads; 2. Uno strumento visivo rappresentato da delle “toppe” (online sono dei badge e offline adesivi applicabili) che valorizzano e raccontano le esperienze e le peculiarità di ogni persona della community testimoniando eventi e/o momenti da loro vissuti e condivisi. Queste simpatiche toppe creano quindi un linguaggio comune all’interno della community, e una narrazione che valorizza il mood e la filosofia lavorativa del nostro target, aumentando il senso di appartenenza. Abbiamo pensato a questa idea prendendo spunto dal dress code dei bikers in fase di benchmark; 3. La possibilità di ricevere sui propri canali Slack inviti ad eventi pre partenza online dove si verrà introdotti al gruppo e all'esperienza che saranno degli ottimi icebreaker in modo tale che l’utente possa sentirsi subito a casa nel momento in cui inizia effettivamente l’esperienza. Questa tipologia di incontri viene fatta anche durante l’esperienza facendo conoscere i pirati fra diverse location, il fine è che tutti si sentano parte di una community più grande che è quella di Creative Harbour. Così facendo, gli utenti verranno incuriositi a vicenda dai differenti prodotti e esperienze che hanno acquistato. Top Highlight: Grazie alla community solida e appassionata sviluppata con le nostre soluzioni Creative Harbour sarà in grado di fidelizzare i nuovi e i vecchi clienti. 👉Guarda il progetto

Creative Harbour: un ecosistema dalla vision comune

Giulio Pellizzoni, Mattia Lombardo, Marco Mura, Michele Di Paola, Daniele Capoferri, Erica Rinaldi, Martina Costanzi

Puoi trovarli anche su Behance: Giulio Pellizzoni, Mattia Lombardo, Marco Mura, Michele Di Paola, Daniele Capoferri, Erica Rinaldi, Martina Costanzi Il 43% dei giovani tra i 18 e i 34 anni sta ripensando il concetto di “casa” facendola diventare il mondo intero. Oggi spostarsi è molto più semplice e veloce, le opportunità sono infinite. Sempre più lavoratori digitali scelgono di lavorare da remoto, dando molta più importanza al work-life balance e alle esperienze piuttosto che ai beni materiali. Non sono i luoghi a creare appartenenza, ma le persone che condividono stili di vita, valori e una vision comune. Creative Harbour è un ecosistema per la comunità dei Digital Nomads che porta un impatto positivo attraverso il quale le persone acquisiscono un nuovo mindset, arricchendosi di esperienze e creando opportunità uniche.

Il progetto in tre punti:

Per costruire e mantenere una community solida e appassionata abbiamo pensato alle seguenti tre soluzioni: 1) Ecosistema, un set di strumenti e luoghi per la community dei Digital Nomads composto da:
  • un onboarding per comunicare i valori di Creative Harbour e profilare gli Harbourers in base a interessi, skills e passioni.
  • un sistema di feedback basato su tag positivi e badge per il riconoscimento delle attività svolte, eventi attesi, ambassadors incontrati, progetti sostenuti e traguardi raggiunti.
  • una mappa che permetta di visualizzare la posizione delle Creative House e degli altri Harbourers nel mondo (cosa stiano facendo e chi siano), e le attività e i progetti ad impatto positivo di Creative Harbour.
2) Ambassadors, coloro che incarnano il manifesto di Creative Harbour portando avanti la mission del brand attraverso contenuti social (Instagram e TikTok) per creare coinvolgimento attraverso la narrazione dei valori del brand. 3) Mission, attività universalmente riconosciute come eticamente giuste, per esempio pulizia degli oceani, salvaguardia degli ecosistemi locali e miglioramento della qualità della vita. Un impatto positivo che Creative Harbour promuove e svolge attraverso la sua community di Harbourers. Top Highlight: Creative Harbour è un ecosistema di Digital Nomads con una vision comune: insieme per esplorare il mondo, condividere, collaborare ed essere l’impatto positivo. 👉Guarda il progetto

Challenge Creative Harbour

Cristina Di Lucia, Francesca Pelella, Giorgia Menicucci, Giulia Lissoni, Sonia Bonolo, Stefania Berlanda, Valeria Strippoli

Puoi trovarli anche su Behance: Cristina Di Lucia, Francesca Pelella, Giorgia Menicucci, Giulia Lissoni, Sonia Bonolo, Stefania Berlanda, Valeria Strippoli Creative Harbour è una startup italiana specializzata nell'organizzazione di esperienze di co-living e co-working per digital nomad. L'obiettivo della challenge è quello di creare la community di Creative Harbour. Nella fase di ricerca ci siamo focalizzate sull'analisi delle esperienze di chi è partito con Creative Harbour, identificando tre tipologie di utenti con diverse esigenze: il remote worker, il digital nomad wannabe e il digital nomad. Nel nostro progetto, Creative Harbour continua ad accogliere all'interno del suo ecosistema quanti hanno già abbracciato questo stile di vita, offrendo loro nuovi servizi, andando così a definire il concetto di community. Inoltre, Creative Harbour si pone come realtà di riferimento per il digital nomad wanna be, ricoprendo il ruolo di accompagnatore nel processo di transizione alla vita da digital nomad.  

Il progetto in tre punti:

La nostra proposta è quella di ripensare la piattaforma online come una mobile app basata su: 1) Migliorare l'esperienza dell'utente sull'homepage: una volta effettuato l'accesso l'utente può scegliere, in base alle sue esigenze, la tipologia di esperienza più adatta a lui tra "remote worker" e "digital nomad". Nell'homepage è possibile visualizzare e contattare tutti i Tribe Lead, figure chiave per la community e guide per il "digital nomad wanna be" al nomadismo. 2) Ampliamento della community: il network di digital nomads locali può partecipare agli eventi organizzati dalla House più vicina, partecipare ad eventi online e mettere a disposizione le proprie competenze per la community. Inoltre, è possibile leggere le esperienze di altre persone per comprendere il valore dell'esperienza offerta. 3) Connettersi con la community: è possibile visualizzare sulla mappa dove si trovano gli altri digital nomads della community. In più, si può prenotare il proprio posto all’interno del coworking e individuare le altre figure professionali presenti. Top Highlight: Creative Harbour si presenta come il punto di riferimento per coloro che desiderano diventare digital nomad, offrendo un supporto durante il processo di transizione verso la vita da nomade digitale. Continua ad accogliere all'interno del suo ecosistema coloro che hanno già adottato questo stile di vita, offrendo loro nuovi servizi che rafforzano il senso di community. 👉Guarda il progetto
Articolo aggiornato il: 17 agosto 2023
Talent Garden
Scritto da
Talent Garden, Digital Skills Academy

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