Non ti va di leggere? Prova ad ascoltare l'articolo in modalità audio 🎧
Great Resignation, Quiet Quitting, YOLO generation, Intelligenza Artificiale. La cultura del lavoro sta cambiando, e lo sta facendo in maniera radicale e dal basso. Gli eventi che abbiamo vissuto negli ultimi anni hanno portato le persone a cambiare i valori e il loro modo di vedere il lavoro. A differenza del passato le persone non sono più disposte a fare un lavoro che non li soddisfa o a lavorare in un ambiente tossico o in generale a sacrificare se stesse i loro tempo per uno stipendio. Stiamo assistendo a un notevole cambiamento nella cultura del lavoro, passando da un approccio Company Driven a uno Human Centered. Questa trasformazione ha posto un'enfasi sempre maggiore sull'importanza per le aziende di attivare processi che non solo trattengano i talenti esistenti, ma che anche scovino e attraggano i migliori candidati sul mercato. In questo articolo, esploreremo in che modo si sia verificato questo spostamento di paradigma e perché sia diventato cruciale per le aziende abbracciare questa nuova mentalità.

L’evoluzione nella cultura del lavoro

In passato, le aziende detenevano quasi il pieno controllo del processo di assunzione, definendo le condizioni di lavoro e le aspettative per le persone. Un mercato del lavoro segnato da scarsità di opportunità faceva sì che i candidati fossero spesso pronti ad accettare qualsiasi proposta di lavoro. Questa mentalità, definita "Company Driven", vedeva le aziende come gli attori dominanti nelle relazioni datore-lavoratore, semplificando notevolmente il loro compito. Durante la fase di selezione, l'attenzione era concentrata sulla valutazione accurata delle competenze del candidato, al fine di prendere decisioni ponderate e individuare la persona più adatta da inserire nell'organizzazione. La gestione del personale era focalizzata sull'aspetto amministrativo, puntando a garantire un'ottima gestione dal punto di vista retributivo e a trovare soluzioni che soddisfacessero le persone riducendo al contempo i costi del personale. Tuttavia, negli ultimi anni, il panorama lavorativo ha subito un cambiamento radicale. L'arrivo delle tecnologie digitali e l'intensificarsi della globalizzazione hanno generato un mercato del lavoro più dinamico e competitivo. I candidati dispongono ora di un ampio ventaglio di opportunità e possono valutare con attenzione la compatibilità di un'azienda con le loro necessità personali e professionali. Inoltre, eventi quali la pandemia, il lockdown, la crisi economica, il cambiamento climatico, la minaccia di una guerra nucleare e l'ingresso della generazione Z nel mondo del lavoro, hanno reso evidente che il lavoro non può più essere considerato la priorità assoluta, ma deve essere contestualizzato in un sistema più ampio e complesso che potrebbe ribaltarsi in qualsiasi momento. Se prima la realizzazione professionale era ricercata principalmente attraverso l'attività lavorativa, ora molte persone non sono più disposte a lavorare ad ogni costo. Queste modifiche hanno condotto alla nascita di una nuova cultura del lavoro, che può essere definita "Candidate Driven". I candidati vogliono esercitare più controllo sul proprio percorso professionale e sentirsi liberi di scegliere dove lavorare. Per fare ciò, cercano di conoscere il più possibile l'azienda che li sta selezionando o per cui lavorano. La gestione interna delle aziende si è altresì modificata, ora queste pongono maggiore enfasi sulle esigenze e le aspettative delle persone, rendendoli protagonisti delle decisioni aziendali. Nella cultura "employee centric" le aziende mirano a creare un ambiente di lavoro positivo e appagante, rispettando le esigenze delle persone in termini di equilibrio tra vita professionale e personale, opportunità di crescita, benessere e coinvolgimento nel processo decisionale. L'obiettivo è sviluppare una cultura in cui le persone si sentano apprezzate, motivate e supportate. Questo approccio promuove anche un maggiore coinvolgimento nelle decisioni aziendali. Ciò implica l'impegno delle aziende ad ascoltare le opinioni dei loro collaboratori, ad includerli nelle discussioni e a considerare i loro feedback quando devono prendere decisioni importanti. Questo cambiamento di mentalità è tanto importante quanto necessario. Le organizzazioni che adottano una cultura "employee centric" e "candidate driven" saranno in grado di attrarre, mantenere e sviluppare i talenti migliori, mentre quelle che restano ancorate a modelli obsoleti potrebbero faticare a competere. Infatti, in un mondo in cui le opportunità di lavoro non sono più così limitate e i lavoratori sono più informati e consapevoli delle proprie opzioni, le aziende non possono più permettersi di essere le sole a dettare le condizioni. Essere "Employee Centric" significa riconoscere il valore di ogni singolo individuo all'interno dell'organizzazione, trattare le persone come attori cruciali del successo aziendale e lavorare attivamente per creare un ambiente in cui essi possano prosperare. Questo richiede un impegno costante per ascoltare, coinvolgere e valorizzare le persone, ma le ricompense - in termini di talenti attratti e ritenuti, produttività e soddisfazione sul lavoro - possono essere significative.

L'importanza per le aziende di scovare e trattenere i talenti

In questa nuova cultura del lavoro, le aziende devono adattarsi a una nuova realtà: i candidati e i collaboratori sono diventati dei consumatori di lavoro e le aziende devono conquistarli come farebbero con i propri clienti. Il motivo principale per cui è così importante per le aziende attivare processi che trattengano e scovino i talenti è la competizione crescente per le risorse umane qualificate. Le aziende che non riescono a individuare i migliori talenti e a offrire un ambiente di lavoro attraente rischiano di rimanere indietro rispetto alla concorrenza. Di essere meno performanti, meno creative, meno capaci di adattarsi ai cambiamenti, che come abbiamo visto, possono avvenire da un momento all’altro e anche in maniera molto repentina. I talenti possono avere un impatto significativo sul successo di un'azienda: la loro esperienza, creatività e motivazione possono portare a innovazioni, maggiore produttività e una migliore performance generale. Pertanto, attivare processi di reclutamento e trattenimento dei talenti è diventato essenziale per le aziende che desiderano mantenere la loro competitività nel mercato attuale.

Ma come attivare processi che trattengano e scovino i talenti?

Per attivare processi efficaci di reclutamento e trattenimento dei talenti, le aziende devono adottare diverse strategie. Di seguito sono riportati alcuni suggerimenti chiave: Coerenza ed efficienza organizzativa: sono cruciali, anzi sono il primo elemento, per creare un ambiente di lavoro stabile e ben strutturato. Quando i processi interni sono chiari, ben definiti e fluidi, le persone si sentono supportate e in grado di svolgere il proprio lavoro in modo efficiente. Una gestione coerente e orientata agli obiettivi aiuta a creare un senso di fiducia e stabilità tra chi lavora nell’organizzazione, genera una cultura sana e un clima positivo, elementi vitali che permettono alle persone di trovare soddisfazione nel proprio lavoro e nell’ambiente in cui lo svolgono e che li rende quindi più propensi a rimanere nell'azienda. Cultura manageriale: La cultura manageriale svolge un ruolo determinante nel trattenere le persone di valore. Un approccio manageriale che valorizza e sostiene le persone, incoraggiando la comunicazione aperta, il riconoscimento del merito e lo sviluppo professionale, crea un ambiente di lavoro positivo e motivante. Quando le persone stimano i propri responsabili, sono ben guidate, si sentono apprezzati e hanno opportunità di crescita attraverso una cultura improntata sulla delega e una sana gestione degli errori, sono più inclini a restare nell'azienda a lungo termine. La densità di talento: cioè la presenza di persone competenti e di valore all'interno dell'organizzazione, è un fattore cruciale per trattenere le persone di talento. Non c’è modo migliore per demotivare e portare le persone competenti alle dimissioni che inserire e tollerare persone che non sanno fare il loro lavoro. Quando un'azienda riesce ad attirare e mantenere professionisti di alto livello, crea un ambiente stimolante in cui le persone possono apprendere dagli altri e sviluppare le proprie competenze. La possibilità di lavorare con colleghi e colleghe talentuose rappresenta un forte incentivo per le persone di valore a rimanere all'interno dell'azienda. Brand aziendale attraente: Se l’organizzazione ha investito sui precedenti punti allora deve assolutamente comunicarlo nella maniera giusta. Le aziende devono sviluppare un brand aziendale forte e attraente che sia coerente con ciò che realmente avviene in azienda ed in grado di distinguersi dalla concorrenza. Questo implica comunicare in modo chiaro i valori, la cultura e le opportunità di crescita professionale offerte dall'azienda. Un marchio aziendale positivo può attrarre i migliori talenti e aumentare la reputazione dell'azienda sul mercato del lavoro. Esperienza candidato di qualità: Le aziende devono prestare attenzione all'esperienza complessiva dei candidati durante il processo di reclutamento. Dalla prima interazione con l'azienda fino all'onboarding, è importante offrire un'esperienza coinvolgente, trasparente ed efficiente. Ciò può includere avere un processo snello, utilizzare strumenti digitali come assessment gamificati, una comunicazione regolare, feedback tempestivi ecc. In pratica un processo di selezione ben strutturato e coerente. In Game2Value uno dei primi videogame assessment si chiama Event Horizon. Il candidato o la candidata vengono immersi in un'esperienza videoludica divertente dove sono chiamati a risolvere problemi, prendere decisioni e interagire con i diversi personaggi. Il modo in cui gestiranno le diverse situazioni permetterà al sistema di ottenere dati che poi vengono sintetizzati in un report. Uno strumento di questo tipo non solo crea un’esperienza molto positiva per il candidato che affronta il processo di selezione, di solito tedioso e noioso, con maggiore leggerezza. Ma permette anche all’azienda di avere informazioni importanti e predittive su quello che poi sarà l’atteggiamento della persona in azienda. Cultura aziendale inclusiva: Le aziende devono creare un ambiente di lavoro inclusivo in cui le persone si sentano valorizzati e supportati. Le aziende che riescono a far sentire a chi ci lavora che può esprimere le proprie idee professionali, garantendo che queste siano prese in considerazione, ha maggiori opportunità di crescere attraverso la spinta delle proprie persone. Ciò può essere ottenuto promuovendo la diversità, l'equità e l'inclusione all'interno dell'azienda. Un ambiente di lavoro accogliente e stimolante può favorire l'impegno delle persone e incoraggiare i talenti ad essere coinvolti attivamente nel raggiungimento degli obiettivi aziendali. In Game2Value su questo tema esiste un videogame, Viaggio su Includivium, che permette alle organizzazioni in maniera semplice e veloce di poter analizzare due macro elementi. La capacità delle persone di relazionarsi in maniera positiva con le altre persone a prescindere dalle loro caratteristiche creando così un clima maggiormente inclusivo. Analizzare i bias a livello individuale ma anche all’interno della cultura aziendale stessa. Opportunità di sviluppo e crescita: Le aziende devono offrire opportunità di sviluppo professionale e di crescita alle proprie persone. Spesso le aziende quando assumono tendono a “congelare” le proprie persone e a non investire sulla loro crescita e il loro potenziale. Invece implementare programmi di formazione e sviluppo, mentorship, possibilità di lavoro su progetti stimolanti e piani di carriera chiari motiva e fa crescere le persone, e la possibilità di apprendere e crescere professionalmente è un fattore cruciale per attirare e trattenere i talenti. Compensazione competitiva: Una compensazione competitiva e un pacchetto di benefici adeguato sono importanti per attirare e trattenere i talenti. Le aziende devono condurre ricerche di mercato per assicurarsi di offrire salari e benefit in linea con le aspettative del settore. Inoltre, è importante riconoscere e premiare il contributo delle persone ad alte prestazioni in modo da favorire il loro impegno e la loro fedeltà all'azienda.

Conclusioni

La transizione da un approccio Company Driven a uno Candidate Driven nella cultura del lavoro ha posto un'enfasi senza precedenti sull'importanza per le aziende di attivare processi che trattengano e scovino i talenti. Nel competitivo panorama attuale, le aziende che non riescono ad attrarre e trattenere i migliori talenti rischiano di essere superate dalla concorrenza. Sviluppare un marchio aziendale attraente, offrire un'esperienza al candidato o alla candidata di qualità, creare una cultura inclusiva, fornire opportunità di sviluppo e una compensazione competitiva sono elementi essenziali per attrarre e trattenere i talenti. In definitiva, questo passaggio culturale richiede un cambiamento di mentalità da parte delle aziende. Questo nuovo approccio riconosce il valore dei talenti sul mercato e l'importanza di creare un ambiente di lavoro che soddisfi le loro esigenze. Ma ormai le aziende non hanno scelta. Solo attraverso l'adozione di processi che trattengano e scovino i talenti, le aziende potranno prosperare in un mercato del lavoro sempre più competitivo e sfruttare appieno il potenziale dei migliori professionisti. L’alternativa è perdere terreno nei confronti di competitor, anche più piccoli e giovani, ma con politiche di gestione del personale più innovative.  
Articolo aggiornato il: 09 agosto 2023
Talent Garden
Scritto da
Talent Garden, Digital Skills Academy

Continua a leggere

Generazione Z ed Employer Branding: strategie per attrarre talenti

L’employer branding è la materia che si occupa di comunicare e promuovere l’azienda come luogo di lavoro. Il focus non ...

People Branding Strategy: cos’è, a cosa serve e come si costruisce

Branding Strategy, Employer Branding, Employee Value Proposition: sempre più spesso si sente parlare di questi temi ...

Riqualificarsi: tendenza o investimento per il futuro?

Alcuni anni fa hai studiato, hai cominciato a lavorare, e magari ti sei tenuto quel lavoro per quasi tutta la vita. ...

Dalla Digital HR alla “Purpose Transformation”: Intervista a Gianfranco Chimirri, HR Director di Unilever Italia

Quali cambiamenti sta attraversando il settore dell'HR e qual è il ruolo del digitale? Per scoprirlo abbiamo ...