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Quest’anno inizia sotto il segno della pianificazione per i responsabili HR delle aziende italiane. Le ultime disposizioni emergenziali ancora in vigore si stanno esaurendo ed è arrivato il momento di definire quali tra le pratiche, abitudini, strumenti e regole sperimentate durante gli ultimi due anni diventeranno parte stabile della cultura aziendale. Per i responsabili HR si è aperto un ventaglio di opportunità creato dal nuovo modo di lavorare, a sua volta abilitato dalle tecnologie emergenti. Questo approccio ha messo l’HR davanti a sfide inedite, che hanno reso il suo ruolo ancora più rilevante nel raggiungimento degli obiettivi aziendali e nel successo del business. Qundi se sei un responsabile HR questi sono i 6 trend che impatteranno sul tuo lavoro nel 2023

1. Hybrid work

Come organizzare il lavoro tra casa e ufficio rimarrà ancora una tematica rilevante fino al consolidamento delle politiche aziendali post emergenza. Secondo l'Osservatorio Smart Working, il 91% delle grandi imprese prevede la possibilità di lavorare da remoto, con una media di 2 giorni a settimana, mentre solo il 48% delle PMI adotta questa modalità organizzativa, con una media di 1 giorno a settimana. La diffusione del lavoro ibrido è spinta da due componenti: la cultura aziendale, indispensabile per l’adozione iniziale, e la tecnologia, che rende possibile annullare i confini tra remoto e ufficio. Oggi ancora nella maggior parte delle realtà si nota una suddivisione netta tra le attività svolte da ciascun ruolo, in particolare quando si tratta di collaborare in team. Ma la conoscenza e la scelta delle tecnologie non è più competenza esclusiva del responsabile IT o del singolo reparto, sta diventando una valutazione strategica organizzativa che coinvolge l’HR manager.

2. Data Literacy

Secondo la ricerca pubblicata da Routledge, le aziende che prendono decisioni sulla base dei dati di People Analytics hanno visto un aumento dell’8% degli utili. Sempre più aziende, quindi, chiedono ai propri responsabili HR di acquisire competenze nell’analisi dei dati. In questo momento, le risorse umane hanno a disposizione tecnologie specifiche, pensate per definire l’approccio dell’organizzazione basandosi sulla propria capacità di lettura di quello che emerge dai dati. I responsabili HR, infatti, hanno la possibilità di avere la visione di insieme dei dati di performance delle persone in azienda e della struttura della conoscenza condivisa tramite la tecnologia. Queste informazioni diventano preziose quando l’HR manager le rende disponibili agli altri manager per sostenere le loro decisioni. Per approfondimenti su come un approccio data driven rivoluziona il ruolo HR scarica la guida People Analytics. Scarica il paper People Analytics

3. Employee Experience

Le persone che lavorano all’interno delle aziende vogliono sentirsi protagoniste della progettualità dell’azienda. In alternativa, preferiscono cambiare realtà (in questo articolo approfondiamo il fenomeno della Great Resignation) o rifugiarsi nel quiet quitting. Una ricerca di Gallup ha rilevato che il 58% delle persone vuole contribuire agli obiettivi aziendali con quello che sa fare meglio. Allo stesso tempo, il 53% vuole sentirsi sicuri del proprio futuro nell’organizzazione in cui si lavorano, anche in termini di allineamento etico e valoriale. Lo scambio di informazioni tra la direzione aziendale e chi lavora sul campo sta diventando sempre più frequente grazie alle piattaforme di feedback, che forniscono i dati per progettare un’esperienza che mette al centro la persona, dall’onboarding al percorso di carriera, fino alla gestione dell’eventuale uscita.

4. Tech Recruiting

L’attrazione e la selezione dei talenti hanno visto trasformazioni molto forti in questi anni. Secondo l’86% dei professionisti HR, il recruiting sta diventando più simile al marketing, come riporta Glassdoor. Le soluzioni ATS (Applicant Tracking System) stanno evolvendo in piattaforme per gestire tutta la fase di recruiting, includendo funzioni per conoscere il candidato in remoto, far conoscere l’azienda e i suoi valori, allinearsi sui dettagli delle posizioni aperte e gestire tutta la fase di onboarding. In più, grazie all’intelligenza artificiale, queste piattaforme rendono disponibili insight per individuare dove vada migliorato ogni processo. Questa evoluzione basata su un utilizzo più efficiente dei dati sta consolidando un nuovo modello che crea un grande vantaggio competitivo alle aziende che lo hanno già implementato.

5. Learning by doing

Di questi tempi, le aziende hanno una spinta maggiore a sostenere l’impegno delle persone ad acquisire nuove competenze, piuttosto che rivolgersi all’esterno o ampliare l’organizzazione. Il 55% dei CEO vede come sfida principale lo sviluppo delle skill della prossima generazione di leader, come emerso da una ricerca di DDI. Le aziende che forniscono esperienze formative di qualità hanno il 50% di probabilità in più di avere tassi elevati di engagement e fidelizzazione. I nuovi formati digitali per l’upskilling e il reskilling hanno un approccio a micro moduli, che ripetono cicli di apprendimento e applicazione immediata, rendendo l’apprendimento parte integrante del raggiungimento degli obiettivi. Una tendenza alla quale le aziende rispondono creando, con il supporto di partner come Talent Garden, corporate academy interne focalizzate sulla formazione sulle competenze digitali.

6. Metaverso + Intelligenza Artificiale

Metaverse and HR Infine, un accenno alla tecnologia che sta creando più curiosità. A cominciare dalle azioni di branding per attirare nuovi talenti, le sperimentazioni più interessanti del metaverso riguardano la fase di recruiting e onboarding, con nuove possibilità, da testare e verificare nell’efficacia, di incontrare i candidati e far conoscere l’azienda. Credit Agricole ha aperto un ufficio nel metaverso dove svolgere i propri colloqui, a cui si può accedere dalla propria postazione scegliendo un avatar che ci rappresenti, mentre Reverse ha spostato nel metaverso la riunione mensile di allineamento di tutte le società del gruppo con l’intenzione di portare le attività di recruiting su questa piattaforma. Per quanto riguarda invece l'Intelligenza Artificiale, sono diverse le applicazioni pratiche in campo HR: dal recruiting, dove l'AI può essere utilizzata per automatizzare il processo di screening dei curriculum e per selezionare i candidati più idonei in base ai requisiti delle posizioni aperte, all'analisi delle prestazioni dei dipendenti, fino al benessere dei dipendenti, per cui l'AI entra in campo per segnalare eventuali problemi o difficoltà.
Articolo aggiornato il: 21 agosto 2023
Talent Garden
Scritto da
Talent Garden, Digital Skills Academy

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