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Cybersecurity: da zero e oltre 30mila euro l’anno
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È sufficiente fare una semplice ricerca su qualsiasi piattaforma per la ricerca di lavoro, per rendersi conto che le professioni legate alla Cybersecurity sono richiestissime dal mercato. La sicurezza informatica è un tema trasversale a ogni settore produttivo, perciò la ricerca di personale competente accomuna realtà molto distanti tra loro, dalle aziende di servizi a quelle manifatturiere, sino alle catene della grande distribuzione. In questo scenario, le opportunità per chi vuole affrontare un percorso professionale nella Cybersecurity sono numerose, stimolanti e ben retribuite. Un ambito da considerare anche se il proprio percorso di studi, o le pregresse esperienze lavorative, non sono allineate: c’è sempre tempo per imparare, per esempio cogliendo l’occasione di un corso di formazione per accrescere la propria competitività come candidato.
Perché buttarsi in un lavoro nella Cybersecurity
Bisogna considerare che la ricerca di un lavoro da neo laureati o diplomati è una sfida importante, un passaggio tanto complesso quanto fondamentale della vita di ognuno. La difficoltà aumenta soprattutto se si tratta della prima esperienza. È utile, in questo contesto, non avere timore di valutare opportunità che si possono discostare dalle tematiche del proprio percorso di studi: individuare le richieste del mercato e approcciare nuovi ambiti oltre a portare a soddisfazioni sul piano lavorativo può condurre anche a una crescita personale, permettendo infatti di ampliare il proprio bagaglio di know how. Per far ciò, la formazione gioca un ruolo imprescindibile, perché se è vero che la laurea non definisce la professione che si svolgerà nei prossimi decenni, allo stesso modo è un valore aggiunto candidarsi sapendo di avere le giuste competenze. “Ma io ho studiato Giurisprudenza: come posso lavorare nella Cybersecurity?”, si chiederà qualche laureato in Legge, o in Psicologia o altre materie umanistiche. La Cybersecurity oggi, e in prospettiva ancor di più domani, offre un campo di lavoro interessante, in continua mutazione, aperto ad accogliere persone con i background più disparati. Non si pensi alla sicurezza informatica come un tema prettamente tecnico adatto solo a ingegneri o a esperti del settore. Con la giusta formazione, chiunque può dedicarsi a questo settore che offre carriere come quella di Cybersecurity analyst per cui è privilegiato un approccio olistico. Ciò significa che ognuno, con le proprie diverse competenze, può rappresentare un valore aggiunto e fare la differenza lavorando in questo ambito. Oltretutto, spesso si tratta di percorsi professionali ben remunerati anche per figure junior.Soddisfazioni professionali ed economiche con la Cybersecurity
Secondo il sito Glassdoor, piattaforma dedicata alle offerte professionali e ad analisi del mercato del lavoro, in Italia un IT Security analyst può guadagnare fino a 31.000 euro, mentre un Cyberanalyst circa 24.000 euro. Considerando le possibilità di carriera nel settore, che includono anche ruoli manageriali come quelli del CISO – Chief Information Security Officer, all’aumento dell’esperienza e della responsabilità che si assume crescono di conseguenza anche gli stipendi. Sul piano pratico inoltre, cioè nel lavoro quotidiano, gli studi svolti hanno un impatto marginale: per le tematiche affrontate nel settore della Cybersecurity, molto pratiche e in continua evoluzione, è particolarmente importante maturare esperienza sul campo. Certo, l’ideale sarebbe avere la fortuna di crescere in un team dove si può sfruttare l’occasione di imparare dai colleghi più esperti mentre si lavora. Tuttavia, per accelerare la propria crescita e avere basi solide su cui costruire la propria carriera, è bene presentarsi alle aziende o ai recruiter con una minima preparazione. Un percorso di formazione post laurea, sostenuto da realtà serie con il coinvolgimento di personalità conosciute e apprezzate nel settore, è sicuramente la strada più adatta per dotarsi delle competenze necessarie a partire.
Articolo aggiornato il: 30 agosto 2023
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