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Liberare il futuro: le trasformazioni del digital marketing

Hai una laurea in economia o in marketing? O forse un Master in Business Administration? Oppure hai recentemente frequentato un corso di formazione per padroneggiare i segreti del commercio online? Se è così, allora avrai sicuramente sentito questa affermazione: “il panorama del marketing digitale è in rapida e costante evoluzione”.

É vero, si tratta di una verità ovvia, ma anche indiscutibile. Le trasformazioni del marketing digitale sono alimentate da un potente mix di fattori, tendenze ed eventi di portata e impatto globali. Ne fanno parte, ad esempio: le innovazioni tecnologiche dirompenti, i cambiamenti nei comportamenti dei consumatori, gli aggiornamenti degli algoritmi, i cambiamenti nel mercato del lavoro globale, e anche le strategie commerciali innovative promosse da nuovi operatori nei mercati. 

La domanda più ragionevole da porsi a questo punto è: cosa fare? Come navigare in modo efficace in queste tendenze dinamiche e in continua evoluzione, stare al passo con esse e rimanere così all’avanguardia? Cosa succederà nel 2024 e oltre? Tenete presente che questo è un dilemma che deve affrontare qualsiasi azienda che voglia prosperare online, ma anche, sempre più spesso, un dilemma che dovrebbero affrontare anche i professionisti interessati a costruire una carriera solida e resistente.

Un bel grattacapo, vero? Ma c'è una buona notizia: ci stiamo lavorando. Restate con noi e, alla fine di questo articolo, sarete attrezzati con intuizioni per ottimizzare la vostra strategia di marketing digitale e per adattarvi alle esigenze e alle aspettative di un panorama digitale più trasformativo che mai.

Iniziamo esplorando due tendenze dal mondo della tecnologia, entrambe molto importanti: l’uso di immagini (video in particolare) e l’uso ormai generalizzato dell'Intelligenza Artificiale (AI). Passiamo poi al fattore umano, discutendo dell'importanza dell’influencer marketing e delle strategie conversazionali (compreso l’uso degli algoritmi). Al termine di questo viaggio, avrete un’idea molto più chiara delle tendenze emergenti e delle opportunità che possono offrire alla vostra attività.

 

Ditelo con un’immagine: i segreti del video-marketing

Allora, iniziamo. Tendenza numero uno: meglio dirlo con un video. Non ci fraintendete: il video marketing è in crescita già da qualche tempo, ma ciò che lo rende un trend interessante e da tenere d'occhio è che la sua importanza continua a crescere. Nel 2023, i video rappresentano l’82% di tutto il traffic su Internet. Per il 2024, ci si aspetta che i contenuti video divengano ancora più importanti, coprendo il 91% del traffico globale di internet.  


Alcune statistiche interessanti:

 

 

  • 54% dei consumatori vogliono vedere più contenuti video dei marchi che apprezzano. Per molti clienti, il video è diventato un elemento obbligatorio quando esplorano e fanno acquisti online. Il prossimo trend che vedremo arrivare nel 2024 consiste in un numero ancora maggiore di consumatori che si aspettano di vedere contenuti video e, di conseguenza, di marketer che investono più risorse nel video-branding.

Insomma, in un mercato che premia le aziende capaci di promuovere i loro prodotti attraverso un’immagine, le idee migliori e più creative sono alla base di grandi successi commerciali. Pensiamo a grandi marchi come Martini (che ha sperimentato strumenti di imaging per creare campagne pubblicitarie completamente generate dall’IA per i suoi prodotti); o a società di media come il National Geographic (che ha creato un’esperienza intorno alle sue immagini e culture, popoli, luoghi, animali) o anche a celebri musei come il Getty (che ha invitato i follower a ricreare le loro opere d’arte preferite con oggetti della loro casa e a condividere il loro lavoro sui social media).

 

La rivoluzione dietro l’angolo: l’intelligenza artificiale e il marketing

e seguite questo blog, saprete certamente dell'attenzione che riserviamo costantemente ai temi di attualità, tra i quali l’IA. Per esempio di recente abbiamo parlato della potente combinazione che puà scaturire dall’incontro tra IA e leadership e delle enormi potenzialità (e sfide) che si nascondono dietro l’automazione del team-work.

In definitiva, non sorprendetevi se la tendenza n. 2 si riferisce proprio a questo: l’IA come spinta per un marketing digitale intelligente, d’impatto e di lunga durata. Tutto già sentito, dite? D’accordo, è vero che il settore del marketing digitale si è già impegnato con l’IA molto prima del clamore suscitato da ChatGPT, Bard e DALL-E, ma gli algoritmi contemporanei guidati dall’IA possono dare un forte impulso ai marketer per personalizzare i contenuti, migliorare i contenuti creativi e originali, ottimizzare le campagne pubblicitarie, oltre ad analizzare grandi quantità di dati per ottenere risultati migliori.

Ci sono statistiche molto interessanti a questo riguardo:

 

 

  • Dal 2022 a oggi, le aziende che hanno utilizzato l’IA nelle loro strategie di marketing e di vendita hanno registrato un aumento dei profitti fino al 38%, ovviamente a condizione che le imprese abbiano saputo sfruttare l’IA per offrire esperienze di valore ai propri clienti. Questo trend continuerà per tutto il 2024: sempre più organizzazioni daranno priorità all’IA come elemento centrale delle loro operazioni, dai chatbot del servizio clienti all’ottimizzazione della logistica della catena di approvvigionamento.

  • 60% dei marketers utilizzano l’IA per identificare in modo più efficace i potenziali clienti. Pensate ad Amazon: un pioniere nelle raccomandazioni di acquisto personalizzate e nei prezzi dinamici – un metodo in cui i programmi AI possono ridurre i prezzi quando la domanda è bassa e fare il contrario quando è alta.

Tutto così semplice, quindi? Bhe, non proprio. Tenete presente che delle 4 tendenze all’avanguardia che abbiamo selezionato per aiutare la vostra strategia di marketing a navigare con successo tra mercati online e digitali sempre più turbolenti e in trasformazione, quella relativa all’IA è di gran lunga la più impegnativa e pervasiva. Peraltro abbiamo già scritto su questo argomento, ad esempio per quanto riguarda la job automation e la digital leadership

Il punto, insomma, è che l’IA è un potente alleato per qualsiasi azienda intenzionata a innovare e a raggiungere il proprio mercato di riferimento, ma come tutte le innovazioni dirompenti, richiede anche un maggiore impegno da parte delle aziende stesse.

Quindi, procedete pure con l'AI per rafforzare il vostro marketing digitale, ma non dimenticate che anche tra i settori ad alta intensità digitale (high tech, media, e telco) il tasso di successo nello sviluppo della trasformazione digitale e dell’IA raramente supera il 26%. Anche se in settori più tradizionali (settore petrolifero e del gas, automobilistico, infrastrutturale e farmaceutico) i tassi di successo oscillano tra il 4 e l’11%. Peraltro, al netto di alcuni cambiamenti previsti per il 2024, non si prevede che questo trend cambi in modo significativo nel prossimo futuro.

 

 

L’importanza dell’elemento umano: l’influencer marketing  

Finora abbiamo parlato di video, robot e IA. Bene, ma ora è il momento di mettere al centro la componente umana. La nostra tendenza n. 3 è questa: con l’avanzare dell’automazione, il valore aggiunto dell’essere umano diventa ancora più importante. Un esempio su tutti è proprio quello dell’influencer marketing.

Per darvi un'idea della portata di questo trend: stiamo parlando di un'industria fiorente, destinata a valere fino a $15 miliardi nel 2023, e in grado di mettere in contatto qualsiasi marchio con un pubblico sia ampio sia di nicchia. C’è un sorprendente 63% di consumatori di tutto il mondo che si fida di più delle opinioni degli influencer su prodotti o servizi che di ciò che dicono i marchi. Per questo il valore del mercato delle piattaforme di influencer marketing dovrebbe raggiungere $69.92 miliardi di valore entro 2029. É un capitale impressionante.

 

Non siete ancora convinti? Forse possiamo farvi cambiare idea condividendo alcuni esempi di campagne di successo:

  • Dopo che Fenty Beauty (il marchio di cosmetici di Rihanna) ha collaborato con l’attrice e attivista Amandla Stenberg per promuovere il suo fondotinta Pro Filt’r ed evidenziare l’impegno del marchio per l’inclusività, il post su Instagram con Amandla Stenberg ha raccolto oltre 300.000 like e 5.000 commenti in 24 ore – e le vendite del fondotinta Pro Filt’r sono aumentate del 35% nel mese successivo alla campagna.

  • Dopo aver stretto una partnership con una serie di micro-influencer, il marchio di orologi Daniel Wellington ha raggiunto 20 milioni di utenti su Instagram, ottenendo un aumento delle vendite del 7% nel periodo della campagna e una crescita del 25% durante la campagna.

  • La celebre campagna “Dream Crazy” di Nike con l’ex giocatore della NFL Colin Kaepernick ha incrementato le vendite del 31% nella prima settimana di lancio della campagna, generando oltre 4,2 miliardi di impressioni sui social media nelle prime 48 ore e aumentando il valore dell’azienda di 6 miliardi di dollari.

Ecco: quando ci si rende conto della velocità (e dell’imprevedibilità) con cui si evolve il panorama del mercato digitale, ci si rende conto anche dell’importanza di avere delle “ancore” per connettersi con il pubblico ed essere percepiti come autentici. Non solo gli influencer possono aiutare un marchio a sfruttare l’autenticità e il rapporto che hanno con il loro pubblico; ma eccellono anche nella creazione di contenuti che suonano familiari al loro pubblico. Collaborando con loro, le aziende possono sfruttare la loro esperienza nella creazione di contenuti convincenti, in linea con il messaggio del marchio.

 

Dai click alle conversazioni: i chatbot e il conversational marketing

Se parliamo di contenuti coinvolgenti e di come costruire fiducia con il pubblico, è chiaro che stiamo parlando soprattutto di costruire e coltivare relazioni umane. Per cui la domanda è: come si costruiscono relazioni forti e durature? Scambiando idee, opinioni e fornendo aiuto reciproco. In una parola: con la conversazione. Questa è la nostra quarta e ultima tendenza: il marketing conversazionale.

Vi diamo alcune informazioni su cui riflettere:

  • Il 53% dei consumatori sono più propensi ad acquistare da un’azienda a cui possono inviare un messaggio diretto. Oppure, guardatela dal lato inverso: quando le aziende sono in grado di intrattenere i loro clienti con approcci personali, esclusivi e conversazionali, ricevono da loro decine di richieste e contenuti diversi, e questo le aiuta a costruire una forte relazione con i clienti. Nel 2024, per i chatbot ci si aspetta che automatizzeranno il 30% dei compiti svolti attualmente dal personale dei contact center aziendali. Questo può portare a un risparmio potenziale di 23 miliardi di dollari solo negli Stati Uniti.

 

  • D’accordo, starete pensando, ma intrattenere il pubblico in modo efficace deve costare molto. Questa era vero, forse, molto tempo fa. Oggi la tecnologia viene in votro aiuto. I chatbot possono rispondere fino all’80% delle domande di routine, e potete utilizzarli anche per altri compiti, come lanciare un quiz, raccogliere feedback o monitorare le vostre prestazioni.  

 

Avete paure che qualcosa, a lungo andare, potrebbe ritorcersi contro di voi? Ma nessuno ha detto che le sue conversazioni e i contenuti debbano essere scolpiti nella pietra e rimanere immutabili per sempre. Anzi, in realtà, un aspetto affascinante del marketing conversazionale è costituito proprio dai cosiddetti “contenuti effimeri”, cioè da quei contenuti che scompaiono dopo un determinato periodo di tempo.

Questo approccio ha guadagnato un’immensa popolarità su piattaforme come Instagram e Snapchat, e oggi viene utilizzato dalle aziende per una varietà di obiettivi: dall’offerta di nuovi prodotti innovativi alla richiesta di contribuire allo sviluppo del marchio con nuove idee

In conclusione, con il marketing conversazionale, sia umano sia automatico, le aziende possono sfruttare connessioni one-to-one in tempo reale, favorire interazioni significative con il pubblico, rendere queste conversazioni altamente personalizzate e gratificanti per gli utenti. Senza dimenticare la possibilità di investire in contenuti effimeri, di adattarsi ai comportamenti dei consumatori in rapida evoluzione e di tenere il passo con le tendenze nuove ed emergenti.

 

Reazione, Azione, Converione, Engagement

Siamo arrivati al termine della linea. Allora, cosa ne pensate? Siamo partiti da una premessa: i mercati digitali sono un campo dinamico in continua evoluzione. Rimanere aggiornati sulle ultime tendenze può dare ai brand (ma anche ai singoli professionisti) un vantaggio competitivo sul mercato online. Poi ci siamo concentrati su quattro tendenze per aiutare le aziende a coinvolgere il pubblico con strategie di marketing convincenti: contenuti video e algoritmi al servizio delle strategie di vendita. Ma anche il fattore umano e la conversazione.

Cosa abbiamo imparato? Che, in fin dei conti, ciò che conta è innanzitutto raggiungere il target giusto, coinvolgere i clienti in una partnership attiva con il marchio, mantenendo alto il coinvolgimento. È insomma una questione sia di sfide sia di opportunità. 

Qualcosa che assomiglia più o meno a questo:

Ma non dimenticatevi la parte impegnativa. Le 4 sfide da affrontare: 

  • Primo, aumenta la tua visibilità online e raggiungi i tuoi target.
  • Secondo, incoraggia i tuoi utenti ad attivarsi sul tuo sito web (ad esempio, iscrivendosi ad una newsletter o apprezzando i tuoi contenuti).
  • Terzo, converti i tuoi clienti in follower. Per farlo, occorre conversare con loro, rispondendo alle loro domande e guidandoli attraverso le interazioni con il tuo marchio.
  • Quarto e ultimo punto, tienili impegnati: gioca con loro, premiali, informali. Più forte è l'impegno, più alta sarà la fedeltà.
Articolo aggiornato il: 08 aprile 2024
Talent Garden
Scritto da
Talent Garden, Digital Skills Academy

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