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Spesso iniziamo l'anno nuovo inserendo nella lista dei buoni propositi quello di viaggiare di più - e quest'anno decisamente lo desideriamo più che mai. Anche se "solo" per lavoro. L'anno passato è stato difficile per il turismo, e il settore del business travel non è rimasto escluso. Ma, come in ogni sfida, bisogna saper cogliere le opportunità: grazie a reattività e una nuova strategia adattata allo scenario imprevisto, Bizaway, la piattaforma tecnologica all-in-one nata per semplificare l'organizzazione dei viaggi di lavoro a 360°, è riuscita a rispondere alla contingenza in modo vincente. La startup, parte della community di Talent Garden all'interno del campus di Milano Calabiana, non solo ha mantenuto il piano di assunzioni aggiungendo al team 15 nuovi colleghi, ma ha chiuso un round da 2 milioni di euro durante l'estate. Abbiamo fatto due chiacchiere con Andrea Faliva, Head of Sales Italy di Bizaway, che ci ha raccontato la storia della startup, l'anno appena passato e le prospettive per il prossimo.

Cos'è Bizaway e come nasce?

Andrea: BizAway è una piattaforma tecnologica all-in-one nata per semplificare l’organizzazione dei viaggi di lavoro a 360° e rendere indipendenti da qualsiasi intermediario. Questo consente di generare un risparmio per il cliente di oltre il 25% rispetto alle agenzie tradizionali e TMC. L’idea nasce a gennaio 2015, quando i due founder Luca Carlucci e Flavio Del Bianco intuiscono una nuova opportunità di business: in un mondo globalizzato, in cui si viaggia sempre di più per lavoro, non ci sono servizi completi per gestire l’organizzazione del business travel in modo agile e flessibile.

Qual è la chiave del vostro successo? 

Andrea: Attualmente ci muoviamo in un mercato che per il 38% è intermediato da TMC (Travel Management Company) e agenzie di viaggio tradizionali. Il restante 62% non è ancora servito. Se consideriamo che le top 5 agenzie in Italia gestiscono meno del 5% del volume totale, possiamo dire quindi che il nostro principale target, per ora, è il mercato non servito. Oggi siamo l’unica agenzia di viaggi in Italia ad aver sviluppato internamente una piattaforma di self-booking avanzata: siamo quindi allo stesso tempo una società prodotto e un’agenzia. Grazie a questo, abbiamo potuto costruire una piattaforma che partisse dai bisogni del cliente: abbiamo messo al centro la persona e la nostra esperienza. In questi anni abbiamo sempre mantenuto un dialogo costante con i nostri clienti, tra cui Talent Garden, conducendo test di usabilità, in cui gli user ci hanno suggerito modalità immediate per accedere alle sezioni desiderate attraverso menù facili, a portata di click.

Cosa vuol dire per voi innovazione?

Andrea: Innovazione per BizAway significa ragionare fuori dagli schemi, significa avere il coraggio di affrontare problematiche concrete fornendo una risposta attraverso la tecnologia, pur sapendo che ci sono realtà operanti da più di trent’anni in questo settore.  Nel nostro caso concreto, innovazione per noi significa costruire un’architettura che sia in grado di adattarsi in modo rapido e snello a quelle che sono le esigenze dei clienti, che continuano a mutare sempre più velocemente. Tutto questo in un panorama tecnologico, che, per quanto riguarda il Business Travel, oggi è ancora più che frammentato. In un momento in cui la sicurezza è più che mai una priorità per i viaggiatori d’affari, abbiamo da poco rilasciato una nuova sezione nella nostra piattaforma, che permetterà alle aziende di visualizzare su una mappa interattiva la posizione dei propri viaggiatori. Non un servizio di tracking, ma la possibilità di ottenere attraverso alcuni check point una panoramica chiara degli spostamenti, dei possibili rischi e delle restrizioni di viaggio dovute all’emergenza Covid-19.

Il settore del turismo ha sofferto tanto a causa della pandemia, è stato forse uno dei più colpiti. Voi come avete reagito?

Andrea: Ovviamente il Covid per noi è stato una dura tegola, soprattutto perché è caduta proprio nel momento in cui il nostro team commerciale si stava formando. Ci siamo subito fatti forza e abbiamo cercato di guardare il bicchiere mezzo pieno. La pausa forzata ci ha dato il tempo per soffermarci sull'ottimizzazione di processi interni, sullo sviluppo di feature che fino a marzo erano rimaste in cantiere. Abbiamo ridefinito il nostro approccio commerciale focalizzandoci su tutte quelle categorie di clienti che, pandemia o meno, non hanno mai smesso di viaggiare. Nonostante la contingenza, durante il 2020 si sono uniti a noi altri 15 colleghi e manterremo intatto il nostro piano di assunzioni per tutto il 2021. Questa nostra reazione è stata inoltre determinante per la chiusura di un nuovo round da 2 milioni di euro durante l’estate, che per una startup operante nel mondo dei viaggi in piena pandemia rappresenta sicuramente un toccasana per la fiducia e il morale del team.

Cosa possiamo aspettarci dal 2021?

Andrea: Nonostante sia ancora in stand-by, il mercato in cui ci muoviamo continua ad essere enorme. L’Osservatorio del Politecnico di Milano ha recentemente comunicato una stima di 15bn di spesa diretta in Business Travel durante il 2021, soltanto in Italia. Sempre il Politecnico stima che entro il 2023 raggiungeremo i volumi pre-pandemia (26bn).

Perché avete scelto Talent Garden e cosa vi piace di più del nostro network?

Andrea: Con l’ufficio in Talent Garden Calabiana, oggi siamo presenti in quattro città: Milano, Spilimbergo, Barcellona e Vigo.  Abbiamo scelto Talent Garden per la dinamicità che contraddistingue ogni spazio del campus. La nostra esigenza è quella di accrescere il nostro team commerciale italiano qui, pertanto poter contare su una soluzione che ci accompagni durante la nostra crescita e che possa mutare di conseguenza è quello che stavamo cercando. In aggiunta a questo, pensiamo che Talent Garden possa essere una fonte di stimolo per tutti i nostri colleghi, grazie ad un panel di attività sempre interessanti e l’opportunità di networking che caratterizza i campus. https://www.youtube.com/watch?v=91KuuVrpLI0
Articolo aggiornato il: 09 agosto 2023
Talent Garden
Scritto da
Talent Garden, Digital Skills Academy

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