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Navigare online come in mare: HiNelson, e-commerce nautico
Scritto da
Talent Garden
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Negli ultimi anni il mercato italiano della nautica è cresciuto più del previsto. Nel 2015 il comparto ha segnato un +17,1% quanto a fatturato globale, rispetto all’anno precedente e nonostante un rallentamento dei primi mesi del 2016 Ucina Confindustria Nautica conferma una crescita tra il 5 e il 10%. Dati confortanti per tutte le grandi e piccole imprese del Made in Italy che hanno fatto del mare il proprio business e soprattutto uno stile di vita. Proprio come racconta Marcello Labruna, ex studente della seconda edizione di E-commerce Master, e founder di HiNelson, un e-commerce per la nautica in grado di regalare un'esperienza utente davvero unica. Ma nonostante questo progetto sia nato pochi mesi fa, la storia di HiNelson ha inizio con il nonno di Marcello, Raffaele, che navigava il Mediterraneo in lungo e largo, attività tramandata, poi, al figlio Angelo, che iniziò a specializzarsi nella vendita di componentistica nautica di alto livello. Il mare non poteva che entusiasmare anche Marcello che ha deciso di digitalizzare ciò che con cura e amore ha ereditato. Lo abbiamo intervistato ed è stato sorprendente notare come questo giovanissimo professionista abbia le idee così chiare. T: Sulla HOME del sito di legge: “comprare accessori per la nautica non è mai stato così semplice”. Come è riuscito HiNelson a semplificare il processo di vendita rispetto al passato? M: Uno yacht e una barca a vela sono paragonabili a una casa galleggiante, ma a differenza di una casa, una barca ha bisogno di una maggior quantità di attrezzature e accessori. Quantifichiamo? Parliamo di circa 13mila prodotti. Se credi siano troppi prova a pensare che HiNelson è strutturato su 10 macro categorie e 291 sottocategorie. La domanda, quindi, sorge spontanea: come può un negozio fisico, in centro città o nelle zone limitrofe ai porti ad avere in stock 13 mila prodotti? Talvolta anche di dimensioni ingombranti? Bene, l’online riesce ad abbattere queste barriere. Noi di HiNelson, grazie ai nostri partner logistici riusciamo a mettere a disposizione dei nostri utenti l’intero catalogo prodotti, senza orari di apertura e chiusura e a portata di click o di smartphone. T: Cosa vi differenzia da altri competitor che hanno semplicemente inserito i loro prodotti su marketplace già esistenti? Quale luxury User Experience regalate ai vostri acquirenti? M: C’è una netta dicotomia tra vendere prodotti online e fare e-commerce. Appoggiarsi ai grandi player come eBay o Amazon significa esattamente vendere prodotti online. È diverso, invece, studiare le esigenze del consumatore, capire quali sono i fattori critici di successo, studiare una UX che faciliti la navigazione, creare partnership con i fornitori, studiare il mercato e prevederlo, creare un processo di checkout ad hoc. Potrei continuare all’infinito per arrivare alla semplice conclusione che quel che in più facciamo rispetto a vendere prodotti online è regalare un’esperienza unica. I clienti non tornano solo perché abbiamo i prodotti dei migliori brand, ma perché hanno vissuto un’esperienza pre e post vendita senza precedenti nel nostro settore. T: Tre generazioni di lupi di mare e appassionati di nautica, come è stato all’interno della tua famiglia l’approccio al cambiamento dell’attività in chiave digital? M: Ho imparato a usare un computer quando avevo solo 6 anni e son cresciuto tra scatoloni e fatture nell’azienda di famiglia. Il cambiamento, dunque, non è mai stato radicale ma graduale, l’abilità e la bravura è stata quella di abbracciare sin da subito la Digital Transformation: ogni business deve essere obbligatoriamente innovato. L’esigenza di creare HiNelson non nasce da un voler sperimentare nuovi modelli di business bensì nasce perché il consumatore sta cambiando e le vecchie business strategy non possono più avere un futuro nel mercato. La mia famiglia sa perfettamente che per sopravvivere sul mercato bisogna comprendere continuamente le esigenze del consumatore e strutturare un business in grado di soddisfarle a pieno. Nella nautica ormai la differenza tra navigare in mare e navigare sul web è diventata pari a 0, stiamo innovando e lo stiamo facendo bene.
Articolo aggiornato il: 30 agosto 2023
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