Non ti va di leggere? Prova ad ascoltare l'articolo in modalità audio 🎧

È meglio un prodotto digitale davvero bello, ma proprio bello in modo assurdo, che però funziona malissimo oppure un prodotto che funziona alla perfezione ma che risulta più brutto di una call fissata per le 17.45 di un venerdì pomeriggio? 🤔

L’unica risposta possibile a questa domanda è: nessuno dei due. Un prodotto digitale, per soddisfare a pieno l* utenti, deve essere sia funzionale che bello. Ecco perché è fondamentale che UX che UI designer collaborino insieme.

Sì, l’abbiamo già detto tante volte: UX e UI sono due discipline diverse. La UX riguarda il modo in cui viene progettata l’architettura di un prodotto a partire dalle necessità dell* utenti che lo useranno, la UI riguarda invece l’aspetto dell’interfaccia. Insieme, però, queste due discipline contribuiscono a sviluppare prodotti digitali.

Step di progettazione

È vero, ogni progetto nasce da un’idea potente. Prima di passare da idea a realtà, però, ci sono in mezzo tanti step, infinite call, un buon numero di pianti isterici e rework che fanno venire voglia di abbandonare tutto 🥲

Ma tutto questo viene ampiamente ripagato quando si riesce a creare prodotti in grado di soddisfare davvero le esigenze dell* utenti. 

Identificazione del problema e UX Research

Ogni designer che si rispetti si sveglia tutte le mattine sapendo di avere una missione da compiere: mettere l* utenti al centro. No, non della propria vita. Ma sicuramente del proprio lavoro. Che poi a volte il confine è molto sottile, ma questa è un’altra storia 🥲

L* utenti sono così importanti che non esiste un modo valido di progettare che non parta da loro. Questa prima fase, infatti, ha l’obiettivo di identificare il problema da risolvere e comprendere necessità e interessi delle persone che useranno il prodotto, per questo motivo è un’attività che viene svolta principalmente dall* UX designer. L’identificazione del problema rientra in una fase più ampia che si chiama UX research, il momento in cui l* UX designer entra in contatto con il gruppo target per approfondirne esigenze, obiettivi e sfide. In questo modo è possibile costruire le UX personas, utenti rappresentativi del target, utili a guidare le decisioni durante tutta la fase di progettazione del prodotto.

In tutto ciò l* UI designer che fa? Anche se questa fase è più incentrata sul tema della UX, chi si occupa di UI non sta con le mani in mano. Una volta create le UX personas, infatti, l* UI designer può iniziare a studiare il target per capire quali sono le sue inclinazioni e iniziare a immaginare la veste che il prodotto dovrà avere. Qui è molto importante prendere in considerazione gli interessi del target e studiare la veste grafica di altri brand o prodotti in linea con le UX personas.

Idee e soluzioni

Una volta individuato il target di riferimento e compreso il problema da risolvere è il momento delle idee 💡

Anche questa fase è guidata dall* UX designer che utilizzerà uno degli strumenti più antichi e utili al mondo. No, non stiamo parlando della ruota. Si tratta ovviamente del brainstorming. 

Individuata l’idea più valida, l* UX designer inizierà a creare dei flussi per tracciare il percorso che l’utente deve compiere per portare a termine una determinata azione. Questo è uno dei primi riferimenti visivi del progetto che inizia a ispirare il tipo di struttura e le funzionalità che il prodotto dovrà avere. In questa fase l’aspetto finale del prodotto è ancora trascurata, prima è necessario definire un percorso logico, efficiente e facile da seguire per l’utente.

Fase iniziale di progettazione

Qui il progetto inizia a diventare più pratico: l* designer UX inizia a definire l’architettura dell’informazione per il prodotto e costruisce i primi wireframe di base, ovvero il modo in cui i contenuti e le informazioni saranno organizzati. A questo punto l* UI designer potrà iniziare a lavorare sull’aspetto che l’interfaccia deve avere. 

Test e convalida dei primi progetti

Se la battuta che hai appena fatto non fa ridere nessuno e finisci per doverla spiegare, allora vuol dire che non funziona 🤗

Succede lo stesso con i primi progetti: se a capirne il funzionamento è solo l* UX designer, allora c’è qualcosa che non va. Ecco perché in questa fase condurre test sull* utenti è fondamentale. Questo permette di aggiustare il tiro e fare le modifiche necessarie a rendere il wireframe di prodotto più intuitivo ed efficiente. 

Creazione dei prototipi ad alta fedeltà

Fino a questo momento la UX è stata protagonista del progetto, ora tocca all* UI designer iniziare a dare forma al design dell’interfaccia. 

Partendo dal progetto fornito dall* UX designer, inizia a progettare i diversi elementi che saranno presenti in ogni schermata: icone, pulsanti, font e animazioni. Una volta scelti tutti gli elementi viene creato un primo prototipo ad alta fedeltà, ovvero un prototipo che simuli sia l’aspetto estetico finale del prodotto, ma anche le sue funzionalità interattive.

Consegna agli sviluppatori

A questo punto si passa da progetto a realtà. In questa fase, infatti, UX e UI designer portano il prototipo costruito agli sviluppatori che dovranno poi costruire il prodotto effettivo. Spesso capita che alcune funzioni del progetto possano rivelarsi infattibili dal punto di vista dello sviluppo. In questi casi UX e UI designer collaborano insieme alla ridefinizione delle varie funzionalità.

Una volta trovato un accordo e sviluppato il prodotto è tutto finito? Certo che no.

Da questo momento in poi progettist* UX e UI lavoreranno insieme per migliorare ogni aspetto del prodotto e garantire che soddisfi esigenze e obiettivi del target.

Altri modi in cui collaborano

Oltre a progettare prodotti e funzionalità, ci sono altri compiti che UX e UI designer svolgono insieme:

  • Sviluppare e mantenere una guida di stile. Questo aiuta a garantire coerenza in termini di branding e linguaggio visivo.
  • Condurre ricerche e analisi dei competitor per capire al meglio il proprio target e il mercato di riferimento in cui si inserirà il prodotto.
  • Mantenere la documentazione di progetto in modo da avere un registro universale e affidabile del lavoro svolto da poter consultare in caso di necessità.

Insomma due approcci diversi ma un fine comune: rendere l’esperienza utente il più piacevole e funzionale possibile.

Che tu sia team UX o team UI, in Talent Garden abbiamo il percorso giusto per migliorare le tue competenze, dai un’occhiata ai nostri master.

Articolo aggiornato il: 07 giugno 2024
Talent Garden
Scritto da
Talent Garden, Digital Skills Academy

Continua a leggere

7 segreti del Web Design per migliorare l'esperienza utente

Un sito web può essere un po' come una canzone, quando funziona alla perfezione l'utente neanche si accorge di tutto il ...

Women's Day 2020: le pari opportunità come motore di crescita

Un mondo fondato sulle pari opportunità è un mondo che offre maggiori possibilità per tutti. L'uguaglianza di genere è ...

I Project Work di Innovation Management

Il Master in Innovation Management è da sempre un trampolino di lancio per menti imprenditoriali e visionarie ...

AirBnb, Google Meet e Spotify: 3 esempi di UX

Che cos’hanno in comune AirBnb, Google Meet e Spotify? 🤔